Viterbo s’inchina, la finale è di Palestrina: 85-86

ILCO VITERBO: Rossetti 6, Caula 4, Ottocento 29, Basili 14, Toselli 11, Giganti 13, Rogani 4, Meroi ne, Ripamonti ne, Benincasa 4

All.: P. Pasqualini

CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Baroni 9, Braghese 1, Perna 13, Cara 12, Molinari 13, De gregorio 4, Omoregie 6, Nozzolillo 6, Brenda 11, Arioli 11

All.: F. Longano

Arbitri: Galassi e Ferretti

Parziali: 17-23, 38-47, 58-61, 76-76, 85-86

PalaMalè caldissimo per gara2, cornice di pubblico di grande impatto. Match che si preannuncia tirato dopo i successi in stagione di Palestrina per uno e due punti. Cinque secondi per vedere il primo canestro di Viterbo, subito più frizzante, ma una tripla di Perna sistema le cose. A ruota lo segue Cara e lo stesso Perna chiude il break di 0-7. Altro capovolgimento di fronte e locali nuovamente avanti di gran carriera, +4 con bomba di Ottocento al quarto minuto. Si arriva persino sul 13-7 e palla in mano ai viterbesi, Palestrina reagisce da par suo, stringe le maglie e corre senza lasciare scampo. Punteggio che subisce una brusca inversione, con comando passato fino alla prima sirena agli ospiti. Spettacolare Perna, regia, penetrazioni e mano rovente dall’arco, con lui si sale a 16-23. Tempino chiuso con inconsueto zero alla voce falli per i biancoazzurri, il primo fischio giunge dopo dodici minuti, con distanze invariate, Cara brucia però in partenza Toselli e firma il 19-27, cambi in quantità per Longano con forze fresche. Sinfonia arancio verde, Ilco annebbiata, tripla di Nozzolillo spezza gambe: +12. Nervi a fior di pelle, Rogani scalcia Molinari davanti i grigi e si prende l’antisportivo in maniera davvero sciocca. Cinque minuti di corrida, buon per Viterbo che vede scappare i buoi, passivo a -17, con medie ancora altissime in realizzazione. Il fallo a gioco fermo di Omoregie costa una raffica di liberi, una manna per Ottocento, ma la Stella Azzurra perde Rossetti. Gioco completamente spezzettato, padroni di casa che tornano sotto la doppia cifra, la lunetta è la protagonista del momento, Viterbo ringrazia la dormita conclusiva e accorcia sulla sirena di metà gara: 38-47.
Il match si avvia verso il previsto equilibrio, rosicchia altri punti la Ilco e sul -5 si vede infilare sotto canestro prima da Molinari e poi da Brenda, infine da Cara. Quest’ultimo prima manda in lunetta Benincasa che rimette i suoi ad un solo possesso di distanza, poi stampa il 50-55, Molinari è l’anima di questo frangente, Palestrina prova a riposizionarsi a distanza di sicurezza, toccando il +9. Ottocentro è infallibile ai liberi e tuttavia la difesa prenestina non riesce a limitarlo a dovere, l’esterno di Pasqualini permette per la seconda volta di giocare la palla per la parità, ma è solo 58-61 al termine della frazione. Cala Perna nel Palestrina, cala anche la squadra, il momento tanto atteso dal pubblico viterbese si materializza con il tiro in sospensione di Basili che regala il 61-61. Gli ospiti pur a piccoli passi riescono a rimettere il naso avanti, Omoregie in serata positiva a cronometro fermo stampa il +3. Si ripete Basili, infallibile dalla solita mattonella, deve pensarci Baroni a rompere la nuova parità, Viterbo le prova tutte ma rinvia ancora il sorpasso. Nozzolillo e Omoregie spingono sull’acceleratore e con pochi minuti da giocare confezionano un prezioso +4, la Ilco continua a far sentire il fiato sul collo e a differenza degli arancio verdi non trema dalla lunetta. Così dopo il sottomano di Molinari, Giganti, tra i più positivi, segna e realizza anche l’aggiuntivo. Se ne vedono delle belle, Arioli sostiene il vantaggio ospite, Giganti fa dimenticare il pericoloso 0/2 effettuato da Toselli, nell’azione seguente Palestrina sbaglia per due volte dall’arco e non ha più possibilità di vittoria, Viterbo ha pochi secondi per organizzare un buon tiro e la parabola di Basili è storta. Si va al supplementare. Biancoazzurri che segnano per primi, ripresi immediatamente da Perna, abile nel liberarsi con una finta, Ottocento si scopre umano fallendo un tiro libero e così Baroni non si lascia scappare la possibilità di concludere il sorpasso (ma il fallo a metà campo era passibile di antisportivo). Ottocento è ormai il terminale offensivo prestabilitò, altra incursione a bersaglio, ma anche Perna dopo un rimbalzo fortunoso lascia avanti i suoi. E’ il momento topico, nel quale Palestrina ha il gran rammarico di sbagliare troppo, Cara ha il pregio di catturare rimbalzo e ricevere fallo da Toselli che esce di scena, ma lo 0/2 è sanguinoso. Così Caula, con un piede sulla linea fa bingo e le quotazioni della Ilco salgono vertiginosamente dopo che Perna sfodera un tiro fuori ritmo che sfiora appena il ferro, gli avversari corrono dall’altra parte col solito Ottocento, scatto bruciante che vale canestro e fallo. A 5’50” dalla fine il PalaMalè è in delirio, festeggiando uno dei rari vantaggi proprio nel momento migliore, succede però che dopo il time-out il numero 8 sbagli (volutamente o no) l’esecuzione, veloce Cara ad abbrancare la palla, apertura per Baroni che corre senza neanche guardare il tempo, il play va avanti ad ampie falcate e si arresta nel punto giusto per scaricare per Brenda, la palla a spicchi termina nella retina nel boato esploso nel settore ospiti. Il pubblico di casa già pronto alla festa è ammutolito, Brenda completa l’opera insaccando pure il supplementare e mettendo fine alle ostilità: 85-86. La sirena è suonata e c’è solo spazio per la gioia incontenibile dell’ambiente arancio verde che porta in trionfo i propri beniamini. Onore delle armi a Viterbo, la finalissima è ora una storia tra Eurobasket e Palestrina.

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