ANDAMENTO INCONTRO | 5′ | 10′ | 15′ | 20′ | 25′ | 30′ | 35′ | FINALE |
BANCATERCAS TERAMO | 8 | 16 | 24 | 31 | 40 | 56 | 62 | 73 |
PORCARELLI PALESTRINA | 12 | 28 | 35 | 37 | 45 | 52 | 59 | 66 |
BANCATERCAS TERAMO: Pacella 4, SOUSA 13, LISTWON 12, Di Donna 5, DI GIUSEPPE 15, Ruscitti n.e., Ferrari, De Giorgio, Baruffi 7, RICCI 14, Crocetti n.e., SERAFINI 3.
All. Di Paolo
GRUPPO PORCARELLI PALESTRINA: Baroni 2, Ciccarelli 14, Di Manno, Cara 2, MOLINARI 2, Coluzzi 11, Giulini n.e., NOZZOLILLO 11, CASALE 17, Capotorto n.e., TABBI 5, BRENDA 2.
All.: G. Galetti
Arbitri: Volpone e De Panfilis di Pescara.
Questa volta cominciamo con una menzione d’onore per il personaggio che si è elevato ad indiscusso protagonista dell’incontro tra Banca Tercas Teramo e Gruppo Porcarelli Palestrina: l’arbitro De Panfilis di Pescara ne ha davvero combinate di tutti i colori, rovinando una gara che meritava sicuramente una direzione di ben altro livello (vero Signori designatori?), sia per la qualità delle due squadre, sia perchè si trattava di una specie di spareggio per il terzo posto.
Chi ci legge con assiduità sa che non è nostra abitudine lamentarci dell’operato arbitrale; la squadra di Palestrina ha vinto ed ha perso nel corso di questa fase interregionale senza mai recriminare sui direttori di gara, anzi classificando come miglior arbitraggio quello della partita di Pesaro, tra Scavolini e Palestrina, dove tra l’altro la squadra arancioverde è uscita sconfitta.
Ma stavolta si sono davvero superati tutti i limiti, con alcune decisioni che sono apparse veramente incomprensibili e che hanno inevitabilmente condizionato la partita.
In tribuna c’è Gianluca Lulli che, dopo l’allenamento pomeridiano con la ‘sua’ Teramo, non si è voluto perdere la prestazione dei suoi conterranei. Partenza ad uomo per entrambe le formazioni, ma sono gli ospiti ad andare a mille, giocando un primo quarto da favola. Casale sugli scudi (10 punti per lui nei primi 10 minuti), con tutta la squadra che gira a meraviglia, giocando in velocità, recuperando palloni e realizzando con buona precisione; sull’altro fronte sono Listwon e Ricci a cercare di tenere a galla la propria squadra, ma non riescono a contenere l’esuberanza dei prenestini che, alla prima sirena, hanno già acquisito un vantaggio consistente.
Si riparte e coach Di Paolo tenta la mossa della difesa a zona per arginare l’attacco ospite, ma è la tripla di Nozzolillo ad allargare ancora la forbice (17-31). Poi, primi dolori per gli arancioverdi, che dopo soltanto 2 minuti e mezzo raggiungono il quarto fallo di squadra con Tabbi a quota 3, avvicendato da Coluzzi. I ragazzi di Galetti affrettano qualche azione e si rendono un po’ troppo precipitosi al tiro, ma mantengono comunque gli avversari a distanza di sicurezza (+11 a metà frazione, con due canestri consecutivi di Coluzzi). A due minuti e mezzo dal riposo il vantaggio esterno è ancora di 12 punti, ma qui arriva, fulmine a ciel sereno, la prima incomprensibile decisione di De Panfilis: fallo tecnico ad un incredulo coach Galetti che è reo (udite, udite!) di aver oltrepassato la linea di demarcazione del suo box di competenza; la panchina ospite e la sparuta rappresentanza prenestina sugli spalti cadono dalle nuvole per un provvedimento sicuramente esagerato, e quanto meno affrettato, senza neanche l’accenno di una preventiva ammonizione verbale, come il comune metro arbitrale ci ha abituato.
Fatto sta che il provvedimento è comunque penalizzante, se non altro perchè interrompe l’azione dei prenestini che aveva finora mostrato una buona continuità; i padroni di casa ne approfittano, dimezzando lo svantaggio (dal 25-37 al 31-37 di metà gara) con 5 punti finali di un buon Sousa.
Al rientro in campo c’è ancora un fischio, da non qualificare neanche dubbio, per un inesistente fallo di Ciccarelli, nel frattempo entrato al posto di un claudicante Nozzolillo; in meno di 1 minuto arrivano anche 3° e 4° fallo per Molinari, mentre Ricci comincia a scaldare la mano (6 punti per lui in apertura di tempo). Ci pensa uno splendido Ciccarelli a dar forza ai suoi e con un paio di penetrazioni vincenti ristabilisce 7 punti di vantaggio (38-45 dopo 3 minuti). Arriva poi anche il 4° fallo di Baroni in attacco (conoscevamo un’altra regola per i falli di sfondamento) ed i prenestini si disuniscono un po’, mentre gli abruzzesi riprendono vigore con Listwon da sotto e con la tripla di Baruffi; sono due tiri liberi di Di Giuseppe, a 3 minuti dalla fine del terzo periodo, a sancire la parità: 47-47.
Ma è nel finale di tempo che lo show di De Panfilis tocca il suo apice: un assurdo fallo fischiato a Nozzolillo provoca le proteste del giocatore che viene così espulso e soprattutto, e questa forse è la cosa più grave tra tutte, non viene consentito al fisioterapista presente in tribuna (gli arbitri erano stati preavvisati di questo, come molte altre volte in precedenti partite) di soccorrere in panchina (notare bene: ad una estremità della panchina e neanche in campo) Casale che si era infortunato: comportamento davvero inqualificabile. Nel frattempo arriva anche il 5° fallo di Baroni e l’inevitabile sequela dei tiri liberi permette ai ragazzi di Teramo di chiudere il quarto in vantaggio di 4 lunghezze.
Si riportano sotto gli uomini di Galetti grazie al solito Ciccarelli che crea più di una difficoltà alla difesa avversaria, siglando 5 punti consecutivi (59-57 dopo 3 minuti e mezzo) e a Brenda solito arpionatore di rimbalzi; poi le uscite per 5 falli di Casale (continuamente beccato dal pubblico) e di Molinari, favoriscono un nuovo allungo dei padroni di casa (62-57 poco prima di metà tempo). Gli arancioverdi sono comunque encomiabili e lottano come leoni, rimanendo incollati ai teramani e raggiungendo, ancora con Ciccarelli, il sospirato pareggio a 42″ dalla sirena finale (66-66).
Ma sarà l’ultima realizzazione degli ospiti perchè, a questo punto, il 2+1 di Ricci per fallo di Coluzzi ed il contropiede di Di Giuseppe su palla persa in attacco dai prenestini riportano ancora i padroni di casa sul +5 a 20″ dalla fine. C’è ancora tempo per un antisportivo a Tabbi, uno sfondamento a Sousa, ma il risultato non cambia e il Teramo Basket si aggiudica l’incontro che gli permette di affiancare Palestrina al terzo posto della classifica. Animi surriscaldati a fine partita, ma tutto si placa dopo qualche minuto.
La squadra di Galetti esce sconfitta (certo si sarebbe preferita una sconfitta senza tante condizioni al contorno non proprio favorevoli), ma mantiene comunque la differenza canestri favorevole in virtù del +26 dell’andata. Almeno questo di buono si è portato a casa.
(sa.fa.)
Conoscendo Sandro e il suo modo di scrivere gli articoli, sempre così pacato ed equilibrato, penso proprio che ieri sera si sia toccato il fondo. Mio figlio è in questa squadra da dieci anni e ne abbiamo viste di tutti i colori, siamo decisamente stufi di subire così frequentemente questi comportamenti arbitrali a favore di squadre che hanno potere in federazione e si possono permettere tutto, mentre a noi basta un piede fuori dalla linea della panchina per subire un fallo tecnico. Ed è sempre più difficile continuare ad insegnare ai nostri ragazzi il rispetto degli avversari e delle regole quando poi si trovano di fronte a certe situazioni che smentiscono totalmente tutto quello in cui crediamo. Però non si deve mollare, andiamo avanti a testa alta, sicuri che tutti i risultati ottenuti e futuri i ragazzi li hanno conquistati e li conquisteranno per loro meriti, senza favoritismi nè scandalosi comportamenti come quelli a cui si è assistito ieri sera. Un grosso in bocca al lupo a tutta la squadra e al coach Galetti per le prossime partite.