Tutti i numeri dell’impresa

Se qualche critica dei tifosi era piovuta addosso a coach Galetti per la gestione del terzo quarto della gara interna contro Potenza (prolungata presenza in campo di un menomato Di Salvatore e per non aver fatto rifiatare Rossi nel momento topico della gara) si può ora sostenere che la cartina tornasole, della occasione buttata al vento al Pala Iaia, sia proprio la splendida vittoria sul campo di Patti. Uno dei meriti  principali dell’impresa arancioverde va ricercato, infatti, proprio nel coraggio e nella lungimiranza del coach che stavolta, pur costretto a schierare ben 7 under dei 4 previsti da regolamento, ha gestito benissimo nel corso della gara tutte le situazioni di emergenza. Non devono neanche trarre in inganno alcuni numeri dello scout dei rilevatori siciliani; infatti la valutazione finale di 85 a 62 per Patti è bugiarda e figlia non della realtà del gioco ma della benevolenza nell’assegnazione degli assist ai giocatori locali (ben 11 assist a zero il confronto), quasi tutti però assegnati “nel passaggio smarcante” su un tiro da tre(??), e delle 10 palle perse  della ITOP, nel primo quarto,  senza assegnare nessun recupero ai prenestini .  Ma al di là di alcuni numeri che mancano all’appello c’è da sottolineare la vittoria su tutti i fronti della linea baby prenestina. Con un diciassettenne (Brenda), in quintetto base e in campo 31 minuti (solo perché è uscito per 5 falli altrimenti avrebbe giocato ancora di più), ai suoi primi due punti in serie A dil.,  un ventenne (Rossi), MVP della gara con 20 di valutazione, 24 punti (5/8 da due, 4/10 da tre e 2/2 nei liberi) e un diciannovenne (Omoregie) che, in 32 minuti in campo, è risultato alla fine determinante quando gli altri due lunghi arancioverdi erano fuori per falli. I numeri raccontano che con Daniele Brenda in campo la squadra ha avuto un plus minus di +14, con Capitanelli di +8 e con Omoregie +4. I numeri raccontano che gli arancioverdi  hanno vinto il duello nel tiro da due con un 53% (18/34) migliore del 14/38 ( 37%) degli avversari.   Nel tiro da oltre i 6.75 ml.  7 bombe su 21 tentativi a segno (33%) contro  il 31% di Patti (8/26). Solo dalla lunetta i siciliani hanno vinto il confronto con 23/31 (74%) distaccando i prenestini fermi al 66% (19/29). Una gara ricchissima di fischi degli arbitri (26 falli fischiati ai prenestini e 24 ai siciliani) e con ben 4 giocatori in panchina anzitempo per falli (Capitanelli, Spippoli e Brenda per la ITOP e il solo Derraà per Patti). Solo in due frangenti la banda Galetti ha concesso la ribalta agli avversari: nel 9-2 iniziale (che però agli scaramantici ricordava il 7-0 subito ad Agrigento) e il parziale di 13 a zero (54-53) subito dopo il massimo vantaggio (+12) accumulato a metà del terzo quarto sul 41-53 ma è proprio nelle difficoltà che è uscito ancora fuori un grande Ricciardi (19 punti)  a condurre i suoi colleghi babies alla vittoria. Negli ultimi minuiti, con il solo Ricciardi senior, c’erano sul parquet ben 4 under 20. Una squadra che finora ha trovato solo lontano dalle mura amiche il massimo rendimento;  forse perché, lontano dai propri tifosi, scarica la responsabilità del dover vincere a tutti i costi  ma che già domenica prossima avrà l’occasione, contro Matera, di smentire questa impressione.  Baby..it’s OK.

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(agafor)