VALMONTONE: Malamov , Moscianese 15, Morgia ne, Del Moro 11, Saccoccio 9, Rischia 10, Cosentino , Cecchetti 13, Ferracci 5, Rossetti ne
All.: M. Macchi
CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Braghese 2, Perna 19, Cara , Molinari 14, Capotorto , Nozzolillo 13, Omoregie 7, Brenda 3, Caldiero 2 , Arioli 21
All.: F. Longano
Arbitri: Perrone e Castorina
Parziali: 13-30, 23-47, 45-64, 63-82
Bella atmosfera nella tensostruttura di Valmontone per il primo derby nei campionati nazionali. Arioli a rimbalzo e gli esterni di Palestrina a punire, l’avvio è tutto di marca ospite(0-4), compreso il fallo tecnico che rianima i locali, sfruttato malissimo. Dopo il secondo fischio ai danni di Omoregie, reagiscono i ragazzi di Longano, tre rimbalzi consecutivi in attacco e tripla di Molinari (4-9). Nelle fila di casa Cecchetti comincia nel peggiore dei modi una serata da mani nei capelli, vantaggio più che meritato, in doppia cifra già a metà frazione, con la zona ordinata da Macchi che non riesce ad arginare gli arancio verdi. Difesa spietata contro i bianconeri che letteralmente annaspano, triple che lanciano Palestrina, sostenuta da circa 200 spettatori oggi autentici “sesto uomo”, e con l’entusiasmo a mille il primo quarto si trasforma in una sinfonia perfetta: Nozzolillo, Arioli, Molinari e infine Perna con due liberi (13-30).
Il secondo quarto come prevedibile non può ripetere i ritmi vertiginosi del primo, ma se Palestrina segna sei punti in cinque minuti, i bianconeri riescono a sbagliare tutto e rimanere ancorati a quota 13, di fatto spalancando la strada agli ospiti. Un tiro libero di Rischia chiude questo sortilegio, percorso analogo per Ferracci e subito dopo piazza il primo canestro Braghese, altro ex al pari di Perna. Segue una fase convulsa condita da ben tre sfondamenti in serie, poi Palestrina riprende la marcia con Perna in trance agonistica in grado di colpire da ogni angolo (15-43). Tutti in piedi ad applaudire l’azione che manda Arioli a canestro per il massimo vantaggio (+27), il finale di quarto fa recuperare leggermente terreno al Valmontone che pesca finalmente la seconda tripla di Saccoccio.
Giostra bene i suoi uomini Longano per gestire al meglio la situazione falli, i padroni di casa trovano il miglior momento del match, tanto che arriverà pure il time-out della panchina arancio verde, ad evitare qualsiasi ulteriore rischio. Valmontone che si risolleva coi punti dei due prenestini doc Rischia e Del Moro, arriva anche un canestro dalla lunga di Cecchetti che vale il 32-51. Ancora Rischia approfitta di due tiri liberi per accorciare a -17, Palestrina si affida ai giochi in post di Arioli e soprattutto del minuto di follia di Moscianese e Saccoccio, due proteste che riproiettano gli arancio verdi su più ampi distacchi. Valmontone in preda a una crisi di nervi e col match ormai andato si dilunga in falli gratuiti (davvero brutto quello di Cecchetti su Molinari), e Del Moro, tra l’altro in evidenza in chiave offensiva, allunga la lista dei falli tecnici. Questa fase davvero spezzettata non muta di una virgola la sostanza di questo derby, Palestrina mantiene la calma e soprattutto lo scarto necessario ad iniziare con tranquillità l’ultima frazione: 45-64.
E per dissipare qualsiasi dubbio Molinari si mette in proprio, due bombe che valgono la meritata standing ovation ad uno dei migliori in campo (47-70). Palestrina imperversa, i lunghi portano a scuola i rispettivi avversari ed Arioli e Omoregie stampano il palindromo risultato di 47-74 che equivale ai titoli di coda. Lunghissimo garbage-time, tutta la panchina di Palestrina a referto, Caldiero timbra subito il cartellino, Cara lo manca per poco dopo l’ennesimo antisportivo di marca bianconera. C’è ancora tempo per qualche scaramuccia (un antisportivo degli ospiti, ed un tecnico per parte affibiato dalla signora Perrone) ma il finale è tranquillo e vissuto con la festa arancio verde, salutati da un meritatissimo applauso dai propri tifosi che stanno rispondendo positivamente al bell’inizio di stagione targato Citysightseeing, e con un direttore d’orchesta come Fabrizio Longano che può guardare con fiducia al futuro dopo questo 63-82 che celebra uno dei più bei Palestrina degli ultimi tempi.