MONTEGRANARO: Cernivani , Perin 9, Redolf 8, Berdini 7, Sabbadini 6, Carpineti 10, Temperini 28, Catakovic 8, Nobile 9, Magrini 5
All.: P. Bianchi
PALESTRINA: Baroni 7, Perna 6, Rossi 18, Molinari 9, Omoregie 8, Di Giacomo 8, Nozzolillo , Casale ne, Brenda , Samoggia 16
All.: F. Longano
Arbitri: Cristina Ardone di Pesaro e Michele Fanesi di Ancona.
Parziali: 24-18, 40-36, 63-53
In attesa del recupero di Cara e con un Nozzolillo a mezzo servizio, Palestrina sale a Montegranaro in una sfida tra squadre ancora al palo.
Subito nel vivo la gara, attacchi prolifici con il 3-2 confezionato da Samoggia e Temperini, poi un susseguirsi di vantaggi altalenanti: Di Giacomo concreto in vernice, risponde Sabbadini e pure Carpineti prima che si illumini Rossi. Il play piazza due bombe in successione, Temperini si inserisce nello show e siamo 10-12. Prova l’allungo Palestrina coi liberi di Molinari ed il nuovo gioco sotto canestro di Di Giacomo, sul -6 i marchigiani si aggrappano alla vena realizzativa dall’arco del solito Temperini che da il là alla ennesima rimonta. Al 7′ Montegranaro ha portato sul 17-16 il punteggio in proprio favore, Palestrina perde qualche banale possesso e consente di incrementare il margine, Carpineti raccoglie la carambola e segna, Temperini giunge in doppia cifra e mette la firma sul parziale di 11-0. Longano, che ha già chiamato time-out, ringrazia Samoggia ma è un sorriso che si spegne subito davanti la conclusione da fuori del play Perin.
Difesa ancora impreparata che permette al neo entrato Catakovic di conquistarsi quattro punti che annullano gli sforzi offensivi arancio verdi. Girandola di cambi con l’ingresso di Brendae Omoregie nel pitturato, e, dopo l’ennesima azione propositiva di Rossi (28-24), anche Nozzolillo spedito sul parquet deve sedersi in panchina caricato di falli. Si rimette in moto Montegranaro, sospinta da Nobile rendendo anche questo secondo quarto un faticoso inseguimento per gli ospiti. Attacca il ferro Baroni mettendo il marchio al 31-26, la sua velocità cambia qualcosa nello schema tattico e dopo il -3 firmato da Rossi (che poi esce), ci pensa Omoregie ad appoggiare il canestro che riapre definitivamente la gara. Marchigiani in affanno e trafitti da Baroni che però manca l’occasione del sorpasso in lunetta, non fallisce invece Perin e la sua tripla vale il 34-30. Puntuale si ripete un film già visto con la Dino Bigioni brava a riprendersi e tentare l’allungo, così come è tenace la squadra laziale a rimanere aggrappata contando sulle realizzazioni di Omoregie e di Perna, che così si sblocca. Lo stesso Omoregie eccede nelle infrazioni e va a riprendere fiato, l’epilogo del quarto è tutto nel canestro di Molinari e l’1/2 di Magrini, negli spogliatoi si rientra sul 40-36.
Si torna a sudare e Baroni la mette subito, Molinari spara da tre ed ecco arrivare il sospirato +1 per gli arancio verdi. Una manciata di secondi ed i lunghi di casa vìolano la retina, contesa sul 44-41, ma Samoggia torna a colpire. Al 24′ la parità è ristabilita, frutto dei tre punti portati in dote da Samoggia. Qualche grattacapo anche per Nobile che giunge alla quarta violazione personale, Samoggia si conferma in vena ed è 46-48, Perin rimedia dall’altra parte. Difesa prenestina migliorata rispetto la frazione iniziale, qualche forzatura di troppo ancora ad impedire un risultato più soddisfacente, ma basta un minuto di indecisione a regalare un margine insperato a Montegranaro. Berdini, la tripla di Redolf e immediatamente due liberi di Carpineti lasciano il segno. La replica di Baroni è in un fondamentale canestro dalla distanza ma Redolf è in ritmo e annulla la prodezza, il terzo quarto scivola via con un’ultima fiammata prodotta da Perna e soprattutto la leggerezza sul tentativo finale di Temperini.
Gap di dieci lunghezze nato negli ultimissimi minuti dopo un lungo equilibrio, Rossi tenta la scossa ma se Temperini pesca altre due bombe in fila diventa complicato. La differenza tra le due squadre corre ormai sopra la doppia cifra, a cinque giri di lancette dal termine Montegranaro vola sul +15 esaltata dalla mira infallibile del suo nr. 15. Situazione probabilmente irrimediabile ma la Citysightseeing di cedere anzitempo non ci pensa e rosicchia qualcosa (Samoggia da tre e l’immancabile Rossi), distanze dimezzate da Di Giacomo ma i marchigiani si limitano al minimo indispensabile per continuare a condurre forti del bottino prima accumulato. Di Giacomo fuori per fallo di sfondamento (inesistente), ultimi due minuti in cui arriva il canestro della staffa dell’incredibile Temperini, oggi davvero uomo in più per coach Bianchi. Si attende la sirena conclusiva, la vittoria (90-72) è salda per i padroni di casa che lasciano con l’amaro in bocca una Palestrina che già poco aiutata dal calendario sta raccogliendo meno di quanto prodotto.