Ecco gli ultimi risultati dei sondaggi, quelli relativi agli ultimi venticinque anni.
Miglior play, il popolo prenestino ha scelto un talento locale come simbolo del lavoro svolto in questi anni. Si tratta di Gianmarco Rossi, un ragazzo classe 1990 che ha segnato il decennio passato prima con le maglie di tutte le squadre giovanili e poi con quella della prima squadra. Figlio d’arte, con il padre già premiato nel quintetto dei primi venticinque anni, sale alla ribalta con le finali nazionali juniores disputate nel 2008 e nel 2009, condite dall’impresa nelle qualificazioni in casa della Scavolini con 33 punti del prospetto arancio verde. Il ragazzo conquista la ribalta nazionale e crescerà in esperienza lontano dalle mura amiche, Patti e soprattutto Scauri, anche se non potrà disputare le finalissime scudetto under 21 nel 2010, dopo averle perse per un soffio l’anno precedente. Rossi torna a Palestrina per giocare da protagonista il torneo 2010-2011 nella ultima stagione dei prenestini in B1, la sua carriera prosegue ora in DNB risultando ancora una volta uno degli atleti più ricercati ed affermati in queste categorie. Battuto nel sondaggio un autentico fuoriclasse come Mauro Morri che con una sola stagione ha comunque messo il suo marchio sulla esaltante stagione 2008-2009.
Nel ruolo di guardia appassionante testa a testa tra Muro e Ricciardi, ma all’ultimissimo ha prevalso il campionissimo uruguagio che ha iniziato la sua ascesa ai vertici dei campionati nazionali proprio dalla nostra città. Dopo la breve apparizione a Scafati ed il ritorno in patria, l’intuizione della dirigenza arancio verde è quella di puntare su questo eccezionale tiratore ed uomo squadra che approdando a Palestrina darà un contributo fondamentale nella promozione del team in B2. L’immagine di Alejandro seduto sul canestro a tagliare la retina-ricordo sarà un simbolo anche negli anni a venire per le squadre che riusciranno ad assicurarsi le sue prestazioni. Nel 2002-2003 Muro disputa la sua seconda stagione coi laziali ed è quella della consacrazione, portando la matricola ad un passo dalla finale, Veroli vincerà la serie 2-1 ma il rendimento di Muro lo consacra come top player e memorabile resterà la gara2 vinta con una prova da 37 punti totali e 21 nel quarto che spaccherà il match. La sua carriera prosegue nelle migliori formazioni della B1, in pratica tutte coloro che volessero puntare alla vittoria finale, e Muro risponderà sempre presente con il suo immenso bagaglio tecnico, un ricordo indelebile anche per gli sportivi arancio verdi.
E di leggenda in leggenda proseguiamo con l’ala più amata: trionfo di Donato Avenia. Convinto a vestire la canotta di Palestrina nel settembre 2004, l’agropolese impiegherà poco a ripagare per la scelta fatta, costituendo con Angeli una delle coppie più redditizie del recente passato. Caterve di punti che tengono i suoi costantemente ai primi posti, nell’immaginario collettivo rimarrà la sua schiacciata nei secondi finali della semifinale contro Aprilia che diede inizio ai festeggiamenti, e solo la sciagurata gara2 contro Atri ha probabilmente tolto la soddisfazione di vincere quel campionato. Il ripescaggio però fu propizio, e per Avenia si schiusero le porte della B1, diventerà capocannoniere peraltro con il Palestrina, totalizzando una media di 24,8 punti a dispetto dell’età che avanza. Il leader della TLC dei miracoli, una seconda giovinezza con picchi che hanno sicuramente portato i lettori a fare questa scelta nel ruolo di ala. Solo un infortunio lo toglie dallo storico match contro Pesaro che Palestrina stava conducendo al PalaTiziano, la stagione è comunque brillantissima con una semifinale persa in volata. L’addio arriverà nel dicembre 2006 ma nessuno ha più dimenticato le gesta di questio campione.
E chiudiamo con il pivot. Si torna ai tempi della B2, alla promozione contro Cagliari dopo un solo anno di purgatorio, e uno dei simboli fu l’argentino Pablo Nocioni, uno specialista che ha saputo conquistare i suoi tifosi per la sua grinta in campo abbinata ad un carattere socievole e col sorriso stampato sul volto. Lunghe leve e senso della posizione, nel pitturato Pablo se in giornata è immarcabile, ne sa qualcosa anche un totem come Rusconi che sfiderà a più riprese il pari ruolo in epiche gare, comprese quelle della semifinale. Un altro sudamericano che entra nel quintetto preferito dei prenestini, nonostante tanti altri avrebbero meritato un posto d’onore.
E con il termine dei sondaggi, non possiamo che augurare buoni festeggiamenti!