ANDAMENTO INCONTRO | 5′ | 10′ | 15′ | 20′ | 25′ | 30′ | 35′ | FINALE |
PALLACANESTRO PESCARA |
11 | 26 | 43 | 52 | 62 | 69 | 76 | 88–108 |
ITOP PALESTRINA |
10 | 19 | 31 | 44 | 52 | 61 |
65 | 88-99 |
PESCARA: Pepe 21, Di Carmine 16, Grosso 4, Diener 16, Leonzio 1, Grimaldi 3, Maino 15, Mlinar 12, Comignani 20, Orfanelli ne. All. Razic
PALESTRINA: RIVA 21, QUARTUCCIO 3, Molinari , Nozzolillo , DI MARCANTONIO 13, RICCIARDI 34, LORENZETTI 18, Casale 2, Omoregie 6, Brenda 2. All. Carosi
Out Basanisi, l’unico cambio per Palestrina rispetto a Martina Franca è l’inserimento del ’92 Molinari. In cabina di regia c’è Quartuccio, dopo la buona prova del sabato in C regionale. Parte meglio Pescara, rispondono per la Itop Di Marcantonio e Lorenzetti, imbeccato sempre dal centro romano. Riva trova la parità e Ricciardi lo imita dall’arco (7-10), con minuto chiamato da Razic. Ribalta la situazione la Amatori, complice anche un arresto e tiro allo scadere di Comignani, e in pochi secondi ennesimo capovolgimento firmato Lorenzetti. Resta sempre di tre il massimo vantaggio da ambo le parti, poi un paio di palloni persi sulla difesa allungata dei pescaresi regalano il primo quarto sul 26-19.
Riparte ancora con le idee annebbiate la Itop, in attacco e in difesa. Fuori lo spento Di Marcantonio, dentro Lorenzetti, ma è fin troppo facile farsi largo tra le maglie arancio verdi, tanto che sono 33 i punti subiti in 12 minuti. Ricciardi trova ancora la via del canestro da tre (35-26), unico momento di luce del secondo quarto, salvo divorarsi tre liberi in fila. Suona la carica Riva che appoggia a canestro altri quattro punti, seguito da Di Marcantonio che deve solo appoggiare il delizioso assist di Quartuccio. L’aggiuntivo vale il -7, un’autentica iniezione di fiducia. Non basta a chiudere il gap, che rimane pressoché immutato all’intervallo: 52-44, grazie anche al tiro della disperazione di Ricciardi.
Insegue ancora Palestrina ad avvio di ripresa, tanta fatica per rimediare allo svantaggio, il massimo sforzo vale il 58-52 (Riva da tre), ma ci mette poco il Pescara a ristabilire il naturale divario. Sotto canestro giostra adesso Omoregie, il punteggio non si schioda dal 62-52 per alcuni minuti, poi ci pensa di nuovo Riva a rompere il ghiaccio (siamo al 27°). Quartuccio subentra a Nozzolillo e serve subito un pallone d’oro a Omoregie, assistito nel possesso successivo da un positivo Riva: è 62-58. Tiri liberi perfetti per l’Amatori, molto meno per la Itop, differenza che pesa ora sull’esito del match. Sul -3 le solite amnesie prenestine rianimano gli abruzzesi e in un amen si passa sul 69-61, migliorano le cose per coach Carosi che tuttavia alla terza sirena non può ancora ritenersi appagato dai suoi.
L’ultimo quarto Palestrina lo comincia col solo Ricciardi dei senior, due punti arrivano da Quartuccio in contropiede, poi Omoregie commette un ingenuo fallo antisportivo e distanze immutate. Di Marcantonio fallisce l’impossibile sotto canestro, Carosi è costretto ad avvicendarlo, dall’altra parte Comignani è fortunato nel trovare il 2+1 che stabilisce il 76-65. Ancora sei minuti sul cronometro, inerzia che non si sposta, bravo Casale che chiamato in causa riporta sotto la doppia cifra i suoi. Sul 76-68 Riva commette il quinto fallo, mentre Ricciardi fa la pace con la lunetta e ruba la palla dell’80-73 (37°). Di Marcantonio regala la speranza agli arancio verdi, capaci di portarsi anche a tre lunghezze con due giri di lancette da disputare. Inaspettate emozioni, Ricciardi si prende la squadra sulle spalle e opera l’aggancio (82-82). Pepe infiamma il Pala Elettra, si procede punto a punto, Ricciardi incappa nel fallo sul tiro da fuori di Comignani ed è 87-84, poi la guardia fa 1/2. Casale intercetta un passaggio e si invola, perde la maniglia e commette fallo su Pepe (anche lui 1/2), non finisce qui perché Lorenzetti non trema e infila la bomba dell’88 pari. Sull’ultimo possesso vibranti proteste degli ospiti per una dubbia rimessa assegnata ai biancorossi che tuttavia sciupano l’occasione. 1 secondo e 6 centesimi senza che Di Marcantonio riesca a inventare il clamoroso tiro della vittoria: Palestrina si concede ancora il supplementare.
Lorenzetti è caldo, Itop ora avanti, ma poco cattiva in difesa e Pepe continua lo show. Nel momento topico è Maino a imprimere la svolta all’incontro col 105-99 che sa di finale anticipato.
Supplementare che stavolta non arride alla Itop e due punti che restano in riva all’Adriatico.