I miei numerosi impegni mi avevano costretto a trascurare un po’ la mia passione per il basket prenestino, ma non mi ero certo defilato ed ho sempre risposto in prima persona alle numerose richieste che mi sono state fatte, nelle ultime due anni stagioni, da chi ha condotto le vicende societarie. Poi all’inizio dell’estate, nei tanti incontri che abbiamo avuto per cercare di trovare uno sbocco a quella che sembrava una china pericolosa verso la chiusura di baracca e burattini, mi è stato esplicitamente richiesto, dai tanti che hanno a cuore le sorti della pallacanestro prenestina, di non abbandonare la nave proprio nella stagione del cinquantenario. Vi assicuro che non è stata una scelta facile, ne scontata, ma troppe erano le persone che mi chiedevano un ulteriore sforzo che il loro appello non poteva cadere nel vuoto; ed eccomi ancora qui, stavolta a ricoprire il ruolo di direttore Sportivo. 10 anni di impegno e sforzi economici, condivisi con tante aziende che hanno portato Palestrina ai vertici dilettantistici e del settore giovanile, gli sforzi degli ultimi anni di Luca Macarra, di Luigi Braghese e del sottoscritto, non potevano essere gettati alle ortiche.
Da dove si riparte?
Ho ascoltato le richieste di chi ha contribuito ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti, la maggior parte di loro chiede di ripartire da una sana gestione economica che non crei pericolose situazioni finanziare che sfociano sempre nei fallimenti societari che sono sotto gli occhi di tutti. Si deve ricostruire una base di appassionati che torni ad avere voce in capitolo e sia da supporto reale alla dirigenza. Un ridimensionamento di investimenti che non sarà però un ridimensionamento delle esigenze della prima squadra. Si punterà ancora sui nostri giovani, ormai fiore all’occhiello della società, ma non li manderemo allo sbaraglio. Faremo il massimo sforzo per farli giocare al fianco di navigati giocatori che, in questa nuova categoria Divisione Nazionale B (ogni anno questi cambi di denominazione non aiutano il grande pubblico a seguire le vicende del basket), sappiano far valere la loro esperienza maturata anche in campionati più importanti. Sono d’accordo con il nuovo coach Carosi che, sposando subito le nostre idee, ha dichiarato che torneremo ad avere un pubblico caldo che riuscirà ad essere il sesto giocatore in maglia arancio verde. Da chi ripartire? A Palestrina quando si dice basket si pensa Gigi Stellani. Sarà lui il Presidente del cinquantenario. Cercheremo nuovi adepti e figure carismatiche cittadine ma il companatico del basket non può prescindere dai tanti che hanno lavorato, anche senza stare sulla ribalta del palcoscenico, a creare una solida realtà in cui tutti sono utili ma nessuno indispensabile. Non vorrei, per ora, fare nomi visto che nelle prossime settimane verrà deciso il nuovo organigramma societario e entro fine mese sarà inviato in lega.
Settimana calda quella che aspetta Giuseppe Cilia per la formazione del nuovo roster?
Stavamo aspettando di sistemare la casella più importante, quella del coach, e dopo la rinuncia a Galetti, che colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta, e individuata in Andrea Carosi la figura chiave della stagione del rilancio, ci siamo gettati a capofitto nelle trattative di mercato. Il primo passaggio ha visto la conferma di Daniele Ricciardi, il miglior marcatore in maglia arancio verde della scorsa stagione. Abbiamo preso atto, senza poterci fare nulla (la società non è neanche stata informata) della scelta dello svincolato Rossi, di giocare a Potenza sempre in B ed ora stiamo cercando tre o quattro pedine fondamentali per il roster.
Qualche indiscrezione?
Non posso dirvela; abbiamo visto nel passato, troppo spesso, trattative sfumare sul filo di lana con procuratori pronti a sfruttare la vetrina prenestina solo per far salire le quotazioni dei propri affiliati.
Vi prometto che sul nostro sito appariranno quasi in tempo reale tutte le novità non appena avremo la certezza dell’accordo. Stiamo trattando un pivot di esperienza che ha giocato quasi sempre al piano superiore e che è stato vicino nel passato a vestire la nostra maglia. Sono avanzate le trattative anche per altri tre giocatori di esperienza che consentano a Palestrina di giocarsi subito le chanche di salvezza con qualche pensierino, perché no, di una pronta risalita nel campionato dove abbiamo navigato per ben 5 delle ultime sei stagioni. Vi chiedo solo di pazientare qualche giorno. L’auspicio è di rivivere la notte magica di gara 4 contro Cagliari, nella bomboniera di Zagarolo, nel nostro bellissimo Pala Iaia. Ce la metteremo tutta.
Buon lavoro al D.S. e un invito a preparare le trombe ai nostri tifosi.