La Pallacanestro Palestrina conclude il quinto acquisto di questa sessione di mercato estivo: la società della pres. Cilia ha raggiunto la firma con il forte ala/pivot serbo Njegos Visnjic, fresco vincitore di Playoff e Coppa Italia con la Cuore Napoli. Trentotto anni e una lunghissima esperienza in Italia, sebbene da poco abbia potuto sfruttare la normativa che ne permette l’utilizzo in Serie B data la disputa di almeno otto campionati dal 2005, anno limite del primo tesseramento. Dominatore delle minors in termini di punti per oltre un lustro, ha disputato anche una stagione in A2 a Novara nel 2007/08 con 6,5 pt di media, ma è con Cilento/Napoli che si è consacrato con cinque stagioni da protagonista e l’ultima da idolo della folla. Proprio Visnjic a coronamento di un campionato super ha trascinato Ge.Vi. Napoli nello spareggio promozione contro Bergamo segnando 31 punti, mettendo in mostra tutte le sue qualità. Lungo atipico che può giocare sovente lontano dai ferri, è dotato di un ottimo tiro, eccellente facilità di passaggio e tatticamente risulta dominante per movimenti e giochi sotto canestro. Ritrova in maglia arancio verde l’ex compagno di squadra Barsanti, come nel caso della guardia lucchese il pubblico di Palestrina si augura che la coppia che ha fatto le fortune della Cuore Napoli possa replicare il grande rendimento con motivazioni ancor più forti. Leader nato, ha da poco annunciato la sua separazione dal sodalizio campano lasciando non pochi rimpianti, a riprova anche e soprattutto delle eccellenti qualità umane. Soddisfazione del ds Braghese: “Sembrerà strano ma è stata una delle trattative più semplici, perché il giocatore ha voluto fortemente ed esclusivamente noi: ha scelto noi perché sentiva che era il posto giusto”. Visnjic è il secondo colpo dopo Paesano nella front-court a disposizione di coach Lulli, in attesa dell’ultimo inserimento senior e i tre under “1997” da regolamento, portando in tutto a quota sei gli elementi già ufficializzati per la stagione 2017/18.
Un estratto delle dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione.
“Le mie motivazioni sono molto interne ma continuo a riceverne dai ragazzi con cui mi alleno ogni anno, apprendendo e aumentando gli stimoli. Il mio percorso è quello di condividere un sogno dove si ha voglia di viverne uno, sono felice di stare qui dopo la separazione da Napoli per i motivi che sapete. Quello che provo per la pallacanestro è dimostrato da quello che continuo a fare a 38 anni.” Lulli? “Ha un’esperienza personale più ricca di tanti altri allenatori avendo giocato tanti anni, ci siamo sentiti e abbiamo instaurato subito un bel rapporto, per me è un’altra fonte da cui apprendere.” Napoli ha fatto un miracolo? Quanto conta la pressione in una piazza? “Lo stress fa parte del nostro sport, anche quando sembra ce ne sia di meno, capita poi di giocarti una finale di Coppa e come fai a non sentirne. A Napoli la passione è talmente alta che devi convivere con pressione, ma sapersi gestire è una delle sfide di ogni giocatore. Miracoli appartengono ad altri ambiti, qui se si lavora duramente si fanno grandi cose, i miracoli non accadono ma li si fa accadere.” Venire a Palestrina? “La mia è stata un’idea ben chiara, e non sono qui per fare un campionato tranquillo come tanti. Non l’ho mai fatto.”