Se Atene piange, Sparta non ride.
Da questo detto arrivare alla situazione del basket attuale è molto facile. Palestrina ha di fatto ultimato le pratiche per la iscrizione alla prossima stagione di B dilettanti, la quarta serie nazionale, perfezionando un passo che scontato non è, potendo addirittura definirsi “privilegiata” nonostante sia costretta ad ottimizzare le risorse e sottostare ad alcune privazioni pur di mantenere la propria linea guida.
Proprio dalla Grecia giungono i segnali più evidenti delle ripercussioni economiche nel mondo della pallacanestro con Panathinaikos e Olympiakos, due fra le maggiori espressioni europee, costrette ai salti mortali per il ridimensionamento imposto rispettivamente dai fratelli Giannakopoulos e Angelopoulos. In Italia il grido d’allarme più evidente è stato lanciato da uno dei team storici, quella Treviso portata in alto dalla famiglia Benetton e che ora ha pianificato per il 2012 il momento dell’addio all’abbinamento con la società sportiva. Difficile far combaciare grandi ambizioni sportive senza solidissime basi e fondamenta, considerando poi il sistema basket dove gli introiti non garantiscono la sussistenza necessaria, con diritti televisivi ridotti, botteghini ballerini e soprattutto sponsor legati al momento. La Lega2 è divenuta in tal modo “terra” di sofferenza per società anche nobili incapaci di reggere il peso del professionismo, 4-5 casi ogni anno di fallimenti e rovinose cadute, con nomi illustri. Non si tratta di chiacchiere, per ultime a farne le spese Ferrara, Rimini ed Udine, ancora peggiore la situazione nel dilettantismo soprattutto in B e C dilettanti dove si assistono a drastici cali nelle iscrizioni e gironi monchi. Tutto noto agli appassionati del settore che ben comprendono che le locali difficoltà si mischiano ormai ad un movimento incapace di apportare modifiche benefiche e, anzi, spesso complicando ancor di più le pene.
Insomma, malumori qui nella città di Pierluigi non potevano mancare dopo anni di vacche grasse, eppure la politica ravveduta e lungimirante adottata già da tempo sembra essere semplicemente, che piaccia o non piaccia, la mossa giusta. Si può in un certo senso dire che sia una mossa da precursore, in un mondo dove chi non sparisce sembra avviato ad una migliore gestione dei costi.
Sembra riscoprirsi quasi ovunque la necessità di ripartire da fondamenta solide, quindi acquisti mirati e cura del settore giovanile come fucina di nuovi giocatori più o meno di livello, in grado in alcuni casi di sostentare a dovere le casse societarie qualora i parametri incamerati diventino superiori a quelli sborsati. Caso anche questo di Palestrina che risulta a credito di gran lunga sia nel rendiconto della passata stagione che in quella che sta per cominciare. Le nuove direttive delle società perseguono una rotta avviata da anni dal sodalizio arancio verde, in special modo quello della crescita costante mediante un vivaio attrezzato, e così come successo nella stagione scorsa per la Itop saranno molte quelle che dovranno infarcire il roster di giovani e sforzarsi di dar loro spazio: per valorizzare il parco giocatori e per non disperdere risorse in elementi costosi.
La B dilettanti che sta per venire è un altro frutto della mente diabolica di chi governa, un campionato che per ultimare lo snellimento nei dilettanti impone 25 retrocessioni su 64 partecipanti per giungere alla formula di 3 gironi da 16 squadre. Le ultime cinque di ogni prossimo girone cadranno subito negli inferi della C, mentre altre cinque le seguiranno dopo i playout: decima contro undicesima e le vincenti ancora costrette ad un ulteriore turno di patimento. Tuttavia il momento disastroso potrebbe far si che alla partenza il 25 settembre ci siano meno squadre delle naturali aventi diritto, accorciando di fatto il numero di candidate alla retrocessione.
Iscrizione perfezionata anche dalla Virtus Praeneste che ha fatto domanda con riserva per il campionato di C regionale: se le premesse sono quelle sopra descritte non è difficile intuire che la squadra composta dalle giovanili arancio verdi sarà ancora una volta al via del primo torneo regionale.
Altra lunga estate con tanti stravolgimenti che terranno col fiato sospeso gli sportivi, il 16 luglio il Consiglio Federale che ha il compito di dare una prima schiarita alla intricata questione. Basterà?