Nota riguardo la vicenda Frascati-Palestrina

In merito alla vicenda Frascati-Palestrina Under 13 si è resa necessaria da parte della nostra Società una nota a riguardo, dopo aver sperato che in pochi giorni dagli eventi si sarebbe arrivati a un chiarimento e una soluzione amichevole dei fatti, chiudendo velocemente la questione con delle scuse ufficiali sia alla società arancio verde che all’allenatore Erminio Rischia, vittima di una vera e propria aggressione. Abbiamo cercato di non innalzare  polveroni che il più delle volte regalano solamente notorietà a chi dovrebbe essere allontanato e condannato, ma a tutt’oggi l’unico segnale è stata la richiesta di un comunicato congiunto di scuse che non ha basi sensate, allorché non ci si capacita a chi dovremmo rivolgerle. Non bastasse al danno si aggiunge la beffa, leggendo sul web e sulla stampa locale dichiarazioni fuori luogo e ai limiti della derisione secondo le quali il pugno (anzi il buffetto come piace definirlo alla Area Comunicazione frascatana) assestato al coach non era così violento e la perdita di conoscenza era forse dovuta alla troppa agitazione. La stessa società Frascati, attenta alla conduzione arbitrale, si è dopo il primo quarto lamentata dell’operato del giovane e fiscale arbitro imponendo il cambio nella seconda frazione, puntando invece il dito sulle analoghe proteste dell’allenatore ospite che richiamava l’attenzione con veemenza a non lasciar correre su contatti di gioco pericolosi. Partita poi sospesa con il pugno inferto da un elemento non individuato e ancora oggi irreperibile, fuggito subito dopo l’accaduto mentre altri personaggi colpivano e inveivano il sig.Rischia a terra invitandolo a rialzarsi. Lo stesso è stato poi soccorso da un medico locale e prontamente inviato alla struttura ospedaliera con prognosi di cinque giorni (con ambulanza chiamata dai genitori al seguito di Palestrina così come le forze dell’ordine). Nella confusa ricostruzione dei fatti pervenuta dalla società ospitante chi è finito a terra colpito al volto è in realtà forse il maggior colpevole della vicenda. Per chi, magari poco addentrato nel mondo del basket, ne mette in dubbio la reputazione come sportivo ed educatore vale la pena ricordare che oltre ad una fortunata carriera cestistica in campo e in panchina abbina da trent’anni l’attività di professore di educazione fisica.
Appurato che fatti del genere non sembrano essere nuovi e che la società Palestrina è solo l’ultima della lista a dover lamentare comportamenti più o meno gravi, prendiamo atto del fenomeno evidentemente non meritevole di essere stoppato, il tutto nella massima amarezza. Abbiamo in passato sempre riconosciuto e pagato per gli sbagli ma sempre preteso rispetto nelle occasioni di altra natura, annotiamo come episodi di violenza siano sempre più frequenti e che il Comitato Regionale dovrà opportunamente intervenire affinché si riesca seriamente ad evitare casi del genere in futuro a tutela dell’intero movimento.