Luci e ombre a Pescara ma è 87-73

PESCARA: Pepe 16, Rajola 13, Maino 12, Buscaino 14, Masciarelli 2, Mar.Timperi 6, Mat.Timperi 2, Di Donato 8, Di Carmine, Dip 14

All.: E. Fabbri

PALESTRINA: Baroni 7, Perna 2, Rossi 21, Molinari 2, Omoregie 6, Di Giacomo 10, Nozzolillo 10, Casale , Brenda 4, Samoggia 11

All.: F. Longano

Arbitri: Luigi Ezio Esposito di Nola e Adriano Fiore di Scafati

Parziali: 27-11, 43-32, 64-45

Reazione cercasi a Pescara per la Citysightseeing, partenza lanciata con canestro dopo 5 secondi di Di Giacomo, prontamente reagisce Dip con un piazzato (2-2). Baroni dall’altra parte riceve lo scarico di Samoggia e insacca dall’arco, si gioca a ritmi molto alti e con ribaltamenti di fronte che espongono anche a qualche errore, Pescara ne approfitta per tornare in parità con un gioco da tre punti di Buscaino. Gli ospiti trovano maggiori difficoltà e diventa naturale il piccolo allungo degli abruzzesi, realizzato da Pepe e Di Donato, così serve un’azione caparbia di Samoggia per interrompere i due minuti di digiuno: 9-7. Pepe ritrova subito il bersaglio e Longano decide di parlarci su, fermare il play di casa resta complicato tanto che la sua striscia vincente continua in lunetta. Momento no che continua peggiorato anche dai primi punti di Timperi con gli ospiti ormai doppiati, insicurezza che porta anche all’antisportivo che Maino converte in cinque punti, compresa la bomba sul possesso: Pescara dilaga 20-7. Forbice che si allarga a 18 con il nuovo colpo messo a segno da Maino e così Fabbri da minuti anche al ’98 Masciarelli, col match in pieno controllo dei biancorossi. La fine del quarto sa quasi di liberazione, col Palestrina bloccato a quota 11, una difesa di casa efficace e con veloci transizioni: significativo sullo scadere il rimbalzo preso da Di Donato che fuori equilibrio si getta e scaglia una preghiera che trova il fondo della retina.
Il pesante scarto acquisito rende meno pesante del dovuto il piccolo break preso da Pepe e co. in apertura di seconda frazione, due canestri di speranza di Brenda e Omoregie, il tecnico proprio a Pepe per proteste reiterate che Rossi converte in 1/2: 27-16. Lo sforzo come detto è presto ridimensionato perché Pepe si fa perdonare con altri tre punti pesantissimi (bo,ba fuori ritmo da 8 metri), Palestrina ora è viva con le due squadre che ribattono colpo su colpo, ad Omoregie replica il positivo Timperi e si resta sul +12. Attesa e fondamentale, arriva la sospirata tripla anche per i laziali, col solito Rossi a riaprire scenari più rosei, presto supportato dalla verve offensiva di Baroni che si sbatte anche in difesa: 32-25. Il parziale di 5-14 allarma a ragione Fabbri, ma il canestro di Di Donato e lo sfondamento di Rossi sistemano un po’ le cose per l’Amatori. Riprende le operazioni Pescara che manda a segno ancora di Donato, risponde con personalità Nozzolillo che dai 6.75 costruisce il 36-28. Altro sfondamento, ora di Maino, i due punti trovati da Brenda nel pitturato fanno ora ben sperare ma in un amen Dip rende pan per focaccia e confeziona nuovamente il più 10. Baroni punge nell’ultimo possesso ma ancora più bravo Rajola che con esperienza pesca un 2+1 allo scadere: 43-32 all’intervallo.
Si riprende con la palla tra le mani degli arancio verdi, Molinari tenta l’arresta e tiro ma ferro che respinge, Rajola fa 1/2 e il compagno Timperi impressiona con una stoppata, Palestrina però può sorridere con il contropiede finalizzato da Rossi. Mano calda da sfruttare, tripla che si aggiunge al seguente appoggio a canestro di Di Giacomo e con tanta energia si perviene al 44-39 del 23°. Rajola allunga il momento di grazia ma Rossi ristabilisce il -5, dopo un frangente concitato in seguito ad un contatto Omoregie-Timperi. C’è la possibilità di ridurre ulteriormente ma per due volte Palestrina si perde nell’ultimo passaggio nel traffico, Pepe allora trova una tripla dal nulla e dopo il recupero serve a Buscaino il rassicurante 50-41. Si lotta a rimbalzo sebbene il divario torni a farsi preoccupante per gli ospiti, si spara a salve dall’arco con Pescara attenta a zona e con Maino si torna +12. Rimedia Di Giacomo (2/2) ma Samoggia si fa stoppare dal ’97 Timperi e fallisce anche il tiro centrale a meno di un minuto dalla terza sirena. Continua il duello Dip-Di Giacomo col primo vittorioso ed autore del 57-45, infine a pochi secondi dal riposo frittata con canestro di Rajola, fallo e tecnico a Baroni, e per concludere in bellezza anche il bis del solito Rajola: 64-45.
Partita virtualmente chiusa, Palestrina subisce anche un canestro con passaggio da campo a campo che la dice lunga sul momento attraversato, l’ultimo quarto sembra trasformarsi in una passerella con Pescara che raggiunge il +22 sulla tripla di Buscaino. Fabbri da spazio ai giocatori meno utilizziati ma con orgoglio Nozzolillo non ammaina la bandiera e da il là a una mini-rimonta che costringe il coach di casa a rettificare in fretta le scelte. Samoggia è finalmente determinante ed entra a pieno merito nel break prenestino, il pesante passivo è dimezzato in due minuti: 72-61. Sfortunato Rossi che si scaviglia appena dopo la bomba che fa scendere le distanze a -10, quando se ne è andata metà dell’ultima frazione. E’ la fase decisiva, quella dove i punti di Pescara spezzano definitivamente le residue velleità ospiti, bravi comunque ad onorare l’impegno fino al termine, soddisfazioni invece per Matteo Timperi e Masciarelli che segnano i primi punti in campionato e così il punteggio finale è di 87-73.