ANDAMENTO INCONTRO | 5′ | 10′ | 15′ | 20′ | 25′ | 30′ | 35′ | FINALE |
SAN PAOLO OSTIENSE | 19 | 37 | 42 |
50 | ||||
VIRTUS PRAENESTE |
14 | 25 | 38 | 53 |
SAN PAOLO: Piemontese , De Grandis 3, Barberini 12, Lelli 8, GIANNINI11, PRANZO 6, Mari , CUSANI 4, ZAGARIA 2, LUCCI 4
All.: C. Colella
VIRTUS PRAENESTE: BARONI 14, QUARTUCCIO 8, Caldiero 4, Cara 1, Coluzzi 1, MOLINARI 3, BRENDA 4, OMOREGIE 18, Masella ne.
All.: M. Macchi
Arbitri: Quaranta di Roma e Valleriani di Ferentino (RM)
Gara3 che si annuncia palpitante, con la prospettiva per entrambe di una finale promozione da giocare in casa contro Vigna Pia.
Il pubblico è delle grandi occasioni, Omoregie smuove il tabellino ma Praeneste resta avanti solo sul 2-4 osservando l’inizio folgorante di un San Paolo che segna da tutte le parti e in ogni modo. Baroni punta forte sul pick and roll bruciando spesso il diretto avversario, ma i padroni di casa intasano l’area bloccando le vie d’accesso alla Virtus. La mira da tre è catastrofica, zero tentativi a segno in tutto il primo tempo, invece i romani sono già a quota tre conquistando una doppia cifra di vantaggio. Non basta Omoregie, ci pensano allora Baroni, Brenda e un libero di Cara a rimarginare la “ferita”: 19-14.
Copione che non cambia, Colella trova forze fresche dalla panchina e Lelli riporta di prepotenza San Paolo a guidare, 25-14, Caldiero scuote i compagni con due canestri da sotto ma ecco la bomba di Barberini a rompere le uova nel paniere: 32-18. Gli ospiti hanno il merito di non disunirsi, nonostante una manovra davvero rallentata dalla attenta difesa di casa, Baroni dalla lunetta e Omoregie firmano un mini-break di quattro punti, interrotto dalla nuova parabola di Barberini. Sembra farsi in salita la strada dei prenestini, che nonostante una buona serie di tiri liberi di capitan Molinari restano ad inseguire da lontano: 37-25.
Che la musica sia cambiato lo dimostra subito Baroni al rientro, il tiro da tre che si insacca sa di liberazione, vera iniezione di fiducia confermata dal lavoro di Omoregie (inarrestabile) e Quartuccio che si guadagna un fallo in entrata. Sul 37-33 buio improvviso nonostante la palla del possibile -2, ci pensa allora Barberini a caricarsi di responsabilità e pure Giannini ritrova il canestro dal campo dopo un quarto in naftalina. L’1/2 di De Grandis lascia presagire un nuovo allontanamento, buono però il contropiede di Baroni che lascia poco dopo gli altari della cronaca a Quartuccio che con personalità segna dall’arco a una manciata di secondi dal termine (42-38).
Inizia letteralmente un’altra gara e l’inerzia sembra spostarsi dalla parte di Macchi & co. Baroni riapre il quarto con un nuovo micidiale tiro da tre, è la scintilla decisiva perché una volta rimessasi a contatto la Virtus Praeneste trova energie supplementari. Con una difesa ormai registrata e le fatiche incontrate dal San Paolo, in debito d’ossigeno anche in cabina di regia, arriva pure il sorpasso ancora con Omoregie che raggiungerà però anche i quattro falli venendo risparmiato per alcuni minuti. I compagni non lo fanno rimpiangere, Brenda è più lesto di tutto a rimbalzo e ancora Quartuccio fa letteralmente saltare in piedi il nutrito settore ospiti (42-48). Partita in discesa? Niente affatto, sempre Lelli indovina i varchi giusti fallendo anche un libero supplementare, il pareggio arriva ugualmente con l’entrata di Cusani e tutto da rifare. Di canestri dal campo non se ne vedranno più ma le emozioni restano tante. Fischio che rischia di essere decisivo quello che ravvisa solamente la reazione di Baroni al colpo subito dopo la lotta a rimbalzo, così il nr.4 degli ospiti va fuori e Giannini si presenta dalla lunetta per il nuovo vantaggio. In campo resta la grinta degli arancio verdi, la carica di Molinari e l’energia portata da Coluzzi. Omoregie fa il bello e cattivo tempo, un passi lo ferma ma in altra occasione realizza il 49° punto di squadra. Sparacchia San Paolo, a rimbalzo le maglie verdi si fanno preferire, Quartuccio continua la serie di 1/2 portando comunque avanti i suoi. Si procede dalla linea della carità in un tourbillon di emozioni, stavolta Omoregie aggiusta la mira ed ecco servito il 50-52. Pazzesco il finale, i romani non ne hanno più e giocano coi nervi, sbagliando tutti i tiri a disposizione, la Virtus potrebbe concludere anzitempo ma pecca di inesperienza e si ritrova tuttavia a rubare diversi palloni, l’ultimo dei quali manda in contropiede Coluzzi che sceglie la via del canestro. Arriva il fallo da dietro, Coluzzi ne mette uno e Colella chiama time-out. Inconsistente il tentativo con pochi secondi a disposizione, la palla non tocca neanche il ferro e al suo della sirena il 50-53 fa partire la festa di giocatori, staff e tifosi arancio verdi. La Virtus Praeneste vola in finale.
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