Con la presentazione ufficiale della campagna abbonamenti 2017-2018 parte ufficialmente la stagione agonistica della Pallacanestro Palestrina nella Serie B con l’intento di migliorare ulteriormente l’annata passata culminata con la finalissima play-off persa contro quella corazzata Napoli ora approdata in A2.
Abbiamo incontrato la Proprietà Cilia, nelle persone di Giuseppe e Fabiola, attuale Presidentessa del sodalizio cestistico arancio verde.
Dici Cilia e pensi subito al basket prenestino, da quella prima annata del 2001 coincisa col ritorno in B2. Un percorso costruttivo che sta dando risultati programmati e che attiene di fatto alla capacità imprenditoriale di entrambi. Cos’altro aggiungere?
La Famiglia Cilia che prende in mano la gestione di una Società sportiva in un contesto di Provincia ma che la porta ai vertici della cadetteria nazionale. Quale obiettivo ha questa Pallacanestro Palestrina per l’imminente inizio stagione 2017-2018 e dove a Vostro avviso bisogna migliorare la promozione sportiva di questo Club?
F) Obiettivo unico è di fare in modo che i ragazzi divertendosi possano far divertire il pubblico, con il traguardo raggiunto l’anno scorso e possibilmente migliorarlo. Quello che ci ha più coinvolto emozionalmente e da cui vogliamo ripartire è il clima vissuto in gara5 di Bisceglie e gara3 con Napoli, migliorarsi è imperativo categorico e lo facciamo già da anni per far diventare Palestrina un’oasi felice della pallacanestro
G) L’obiettivo della stagione è sempre lo stesso, quello di fare un campionato di vertice cercando di divertirci il Più possibile. Cerchiamo di migliorarci ogni anno, con la consapevolezza che la strada da fare è ancora lunga e che si può fare sempre qualcosa in più ma abbiamo le idee molto chiare e cercheremo di impegnare le nostre attenzioni non solo sulla prima squadra ma anche sul settore giovanile e sull’educazione Sportiva dei più piccoli.
Innesti importanti per il roster di coach Lulli. Cosa Vi sentite di dire ai ragazzi e ai senior che si apprestano ad iniziare il raduno pre-campionato con la casacca arancio verde?
F) Di sentirsi a casa e che noi speriamo tanto ci possano aiutare a raggiungere quello che vogliamo. Loro sono già motivatissimi ma lo sono un po’ tutte le componenti, abbiamo le pile cariche e vogliamo iniziare subito.
G) Di impegnarsi al massimo, la società cercherà di essere perfetta e disponibile sotto ogni punto di vista ma da loro ci aspettiamo il massimo perché la nostra realtà e i nostri tifosi lo meritano.
Quanto è difficile fare basket e perché farlo a Palestrina ha sempre un sapore speciale per una terra che vive di pane e pallacanestro ogni giorno?
F) Tanto perché si ha la sensazione di essere un po’ soli nella gestione di alcuni aspetti fondamentali in cui l’apporto non basta mai, ma la soddisfazione è che in certi periodi nella città si parla solo di noi, come in questo. A Palestrina c’è il peso e la forza di una storia che crea identità, questo è che ci avvicina oggi e continua a far avvicinare gli altri come una famiglia. Il senso di appartenenza che nessuno di noi vuole rinunciare, io personalmente non ho più l’insicurezza dei primi periodi ed oggi mi sento pronta ed onorata a portare avanti la storia di questa società verso dove meritiamo di stare.
G) In questo momento è in generale molto difficile fare sport, soprattutto se, come accade nella nostra realtà, si cerca di avvicinare tanti giovani a questo meraviglioso sport con dei prezzi molti competitivi.
Ma noi preferiamo faticare per trovare tanti sponsor a sostegno piuttosto che far pagare di più le famiglie.
Il basket per noi non è solo sport, è tanto ma tanto altro.
La gioia più grande e la delusione che avete vissuto dal 2001 ad oggi col Palestrina Basket?
F) Delusioni poche, magari legate a qualche persona che non si è allineata o non ha capito i nostri ideali, noi ci mettiamo la passione poi se dall’altra parte questo non viene recepito pazienza, andiamo avanti ieri come oggi.
Anche le gioie sono legate ai ricordi personali, come la retina tagliata da Muro, il momento toccante però resta il recente arrivo dei pullman di mercoledì a sera a Bisceglie e l’abbraccio persona per persona a fine partita, per non dimenticare ovviamente la finale del 2008 a Zagarolo condivisa con gli amici di sempre
G) Le gioie sono tantissime, legate a tantissime situazioni ma forse la gioia più grande è stata la mia prima promozione, la Flacco piena di gente, l’abbraccio interminabile con Gigi STELLANI. Le delusioni sono legate a persone che non vivono la pallacanestro con gli stessi miei principi ma di questo non credo sia opportuno parlare.
Perchè abbonarsi alla Pallacanestro Palestrina 2017-2018?
F) Semplice, “perché se te la raccontano non è la stessa cosa”
G) Perché sono certo che ne varrà la pena e perché tanti traguardi si possono raggiungere solo INSIEME