Coach Lulli, in vista dei playoff innanzitutto doverosa un’analisi sulla prima parte di stagione, alla luce dei problemi superati, dei cambiamenti avuti ma che alla fine si sono tramutati in un percorso promosso a pieni voti: secondo posto con sole cinque sconfitte.
“Sono pienamente soddisfatto, partendo molto bene anche se con un roster molto diverso, rispetto lo scorso anno abbiamo subito qualche infortunio di troppo che magari ci ha frenato, migliorando però via via sia sull’aspetto tecnico che del gioco. Sappiamo di aver perso due giocatori importanti, uno per motivi personali l’altro per scelta tecnica, ma in quel periodo la squadra si è compattata facendo quasi due mesi in sette giocatori. Hanno compreso il momento mostrando grande attaccamento alla maglia, ricordo Catanzaro, Scauri ma anche ad Empoli, credo sia stato questo il momento in cui si è cementato il gruppo. Poi è arrivato Cicognani che si è inserito bene nonostante abbia subito degli acciacchi che potevano rallentarne l’ambientamento, e infine Sabbatino, ma mai abbiamo mollato anzi abbiamo preso sempre più coraggio con l’andare del tempo e respinto l’assalto delle avversarie che si erano rafforzate: finire con 46 punti e solo 5 sconfitte è stato un cammino trionfale, specialmente coi problemi avuti e con un girone più complicato rispetto l’anno scorso.”
Da domenica si comincia con i playoff dalla Luiss, come ci arriva quest’anno Palestrina rispetto un anno fa, quali analogie o differenze trovi e soprattutto se credi possa esserci ancora un miglioramento.
“Sembra una frase fatta ma davvero nei playoff tutto si azzera (purtroppo!) ma questo è il bello. Giocheremo intanto il primo turno contro una squadra che come Giulianova l’anno scorso sta attraversando un grande periodo, saranno partite difficili così come quelle vinte in regular season. Dobbiamo pensare una gara alla volta, intanto stiamo lavorando bene e stiamo bene fisicamente, questa deve essere la differenza perché lo scorso anno siamo arrivati ai playoff con situazioni particolari, tra cui Vitale che saltò quasi tutta la semifinale e Rischia che aveva problemi al ginocchio. Se le cose rimarranno così potremmo avere un vantaggio in termini di rotazioni, però non mi sbilancerei e pensiamo ai quarti di finale che su tre partite rivestono un’insidia. Troveremo una Luiss reduce da un super campionato e che ora non ha nulla da perdere, la loro testa “leggera” è un fattore da tenere in considerazione, ma noi come ci siamo sempre detti vogliamo migliorare il risultato della passata stagione e, pur non essendo semplice, qualunque sia l’avversario, faremo di tutto per farci trovare pronti.
I dettagli faranno la differenza ma se dal punto di vista tecnico credo che ormai le formazioni si conoscano, importante è come ci si arriva fisicamente e come affronti queste sfide, con più o meno ansia e più o meno aggressività. Andiamo avanti una gara alla volta ora.”
In due anni un ruolino fatto di 46 vittorie su 54 gare, altri record conquistati che danno tante soddisfazioni, se è vero che in campo va la squadra bisogna ricordare anche i meriti di Lulli: ti chiediamo cosa ti inorgoglisce maggiormente su quello che sei riuscito a dare alla squadra e in cosa ti rivedi in loro.
“Miglioramenti individuali ce ne sono stati eccome, ma ad aiutarci è stata l’empatia, il rispetto e la volontà di credere in quello che si stava facendo. Per un allenatore è fra le cose più importanti. Il secondo anno, quello attuale, abbiamo replicato al percorso fantastico con voglia ancora maggiore, allenandosi con grande professionalità e ripeto credendo nelle cose che io proponevo, da parte mia ho voluto farli giocare in base alle loro potenzialità e non “legarli”, dando spazio alla loro istintività (sempre all’interno di uno schema preciso e ben seguito). Sottolineo la crescita in particolare da gennaio in poi, i record che sono arrivati lasciano il tempo che trovano ma sono il frutto del lavoro, ripagandoti degli sforzi fatti. Negli annales non ricorderanno magari tutto ciò ma per noi è una grossa soddisfazione e la cartina al tornasole dei progressi che ci eravamo prefissi”
Chiudiamo con uno spazio per i ringraziamenti a chi vi ha sostenuto finora e ricordando magari l’importanza della loro presenza al vostro fianco, specialmente in una fase così difficile e dura come quella che state per iniziare.
“In questi anni da quando sono tornato a casa ho ritrovato un ambiente con tanta passione, tutti avevano conservato la stima che avevano nei miei confronti e io essendo di Palestrina mi sono sentito ancora più responsabile e voglioso di dare il massimo per i miei concittadini. Li ringrazio per quanto dimostrato finora e l’invito per i playoff è quello di venire a sostenerci in maniera sempre più numerosa e soprattutto rumorosa, in gare secche i dettagli come questi possono fare la differenza. Pensiamo tutti insieme a goderci quello che stiamo facendo, abbiamo bisogno dei nostri tifosi in particolare in quei momenti di difficoltà che inevitabilmente avremo, non sempre possiamo trovare la forza dentro di noi per superarli e in questi casi la vicinanza del pubblico è un fattore determinante. Non ho dubbi che sarà così, la città e la gente ha entusiasmo e si riconosce nel modo di giocare di questa squadra, qualsiasi cosa dovesse accadere (spero più positiva possibile) gli appassionati prenestini ci saranno accanto.”