Una sosta tra due successi e due trasferte insidiose:
“Sfruttiamo la sosta, dove ho concesso tre giorni di riposo, per recuperare gli infortunati che ci hanno limitato nelle rotazioni: abbiamo Omoregie e Molinari in recupero, oltre Cara che sappiamo sta stringendo i denti sebbene necessitasse di altro tempo per completare la guarigione, stanno comunque svolgendo gli esercizi per farsi trovare pronti al momento giusto. La rincorsa playoff non comincia ancora, occorre qualche altra certezza, ma sono i risultati di queste prossime gare a darci la possibilità di acquisire la salvezza, cercando la continuità, e quindi quello che ci manca per poter reggere una corsa ai playoff. Vediamo come andranno e faremo un quadro più chiaro. Abbiamo recuperato con la Stella un derby che avevamo perso all’andata e battuto Senigallia ribaltando la differenza punti, con Orvieto e Rieti ci costruiamo la nostra strada, fare almeno una vittoria su due ci darebbe la fiducia per sperare in un playoff. Il calendario all’inizio del girone di ritorno era abbastanza duro e rispetto lo 0/7 dell’andata siamo per ora 3/3 quindi siamo già a più sei punti rispetto l’andata. Nella seconda parte ci dovremo riconfermare o quasi. L’obiettivo ce lo poniamo adesso, non è ancora escluso niente.”
Sulla continuità e i miglioramenti dei ragazzi?
“E’ stato fatto un passettino, da parte di qualcuno, poi ognuno di loro ha un diverso cammino davanti da fare, più o meno lungo. Se ci concentriamo sulla gestione della partita, l’ho anche sottolineato dopo la Stella Azzurra, abbiamo saputo gestire i palloni importanti, cioè leggere la situazione e prendersi le responsabilità. Questo è positivo perché allora le volte in cui abbiamo commesso errori significa che abbiamo imparato la lezione e a distanza di mesi ne abbiamo fatto tesoro. Con Senigallia abbiamo fatto un miglioramento ulteriore, cioè giocare con la mentalità vincente di chi oltre a vincere pensa anche a ribaltare la differenza canestri: un atteggiamento che nel girone d’andata non si era visto. Ma tutto ciò dobbiamo dimostrarlo fino alla fine del campionato, per fare altri passi ci vorrà ancora tempo e forse anni. Il miglioramento c’è stato, bravi, ora altro obiettivo è confermarsi. L’alternanza di risultati era prevedibile, se pensiamo a Pescara lì è pesata anche una condizione fisica non ottimale negli ultimi minuti, ma da lì forse abbiamo creato le prerogative per i successi futuri, perché comunque la mentalità era giusta ma siamo mancati in qualcos’altro e non sempre va tutto per il verso giusto. Pensiamo invece alla Stella Azzurra dove dopo una rimessa sbagliata nel finale siamo stati comunque capaci di fare tesoro e rimediare con coraggio nelle ultime azioni, oppure penso a Senigallia, dove ho visto dei ragazzi comportarsi da leader, e per esempio Samoggia comprendere il momento in cui non riusciva ad essere d’aiuto e quindi non intestardirsi: una bella prova di maturità.”
Memori di Latina, a Rieti si dovrà arrivare con un approccio diverso?
“A Latina indubbiamente una giornata particolare per le loro motivazioni, arrivavano da una sconfitta, e la nostra situazione, tra infortuni e qualcuno fuori forma: si è creato un mix che ha portato a quella sconfitta, un insieme di cause difficilmente evitabile. Non eravamo di certo andati con velleità particolari, può capitare durante l’arco della stagione un approccio non completo alla gara, a livello mentale do al gruppo delle attenuanti e diciamo un bonus da spendere, forse meglio che la giornata nera sia capitata quel giorno e non in altri.”