Il derby è della Stella: 71-76

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
ITOP PALESTRINA
0 8
25 41 48 56
60 71
STELLA AZZURRA ROMA
9 24 29 40 52 61
70 76

PALESTRINA: RIVA 15, Molinari , Nozzolillo 9, RICCIARDI 20, LORENZETTI 21, BASANISI 3, OMOREGIE , Baroni , Tabbi 3, Brenda .

All.: A. Carosi

STELLA AZZURRA: Colonnelli 16, Fallucca 7, Rodriguez 4, Fall 12, Ramenghi 4, Buscaglione 3, Ondo Mengue 10, Delle Cave 7, Duranti, D’Ascanio 13.

All.: G. D’Arcangeli

Arbitri: Traspedini di Verona e Maschietto di Treviso

Ottava giornata di campionato, primo derby laziale al PalaIaia. Due punti separano la Stella dai padroni di casa, un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione in Liguria. Si fa fatica a segnare, Omoregie sbaglia dalla lunetta, va meglio per gli stellati che passano a condurre 0-3. La Itop non trova il giusto ritmo, regala una rimessa a Colonnelli e permette ad Ondo Mengue di sigillare in transizione il break di 0-7. Esce dal minuto tecnico un Palestrina ancora frastornato, fallosissimo in lunetta dove riesce dopo cinque lunghissimi minuti a far vibrare la retina, ma siamo su un tremendo 2-13, in favore dei romani. Semplicemente gli arancio verdi non ci sono, quarto da incubo con palloni persi a volontà e difesa a tratti inesistente. La Stella Azzurra fa il suo, i punti di Ramenghi e D’ Ascanio sanciscono una supremazia oltre ogni previsione (8-24).
Basta l’intervallo breve a scuotere finalmente la Itop, è letteralmente una squadra trasformata a trascinata da Riva che fa pentole e coperchi. Lorenzetti è ottimo sparring partner, inchioda a due mani (21-27, la Stella finora si limita ad una tripla di Delle Cave), il resto è monologo arancio verde. Inesorabile rimonta, un riavvicinamento che infiamma gli spalti ed è ora gara vera. Palestrina ad un possesso di distanza al 17° col rimbalzo offensivo di Riva, parità con Nozzolillo e sorpasso immediato con Ricciardi in contropiede (35-33). Ci vuole la tripla di Lorenzetti per fissare un più tranquillizzante +5, anche se proprio alla sirena di metà gara la tripla della disperazione ospite si insacca e si torna negli spogliatoi sul 41-40.
Romani che rientrano “a zona” e puniscono con cinque canestri di ottima fattura, è nuovamente parzialone in favore dei ragazzi di D’Arcangeli. Carosi decide di parlarci subito su (43-50), Nozzolillo buca la difesa dall’arco, Ondo mengue continua nel suo momento d’oro e subito dopo Lorenzetti cattura una preziosa carambola (48-52). A metà frazione il gap è recuperato, con altre due inziative a firma Nozzolillo e Ricciardi. Stavolta è proprio il coach dei romani a chiamare il minuto (52-53), Ricciardi sbaglia due liberi, Lorenzetti uno e siamo in parità. La scena la ruba Fall, il lungo senegalese segna sei punti di importanza capitale e Palestrina si ritrova sotto: 56-61.
Tre minuti passano per vedere un canestro dei prenestini, Ricciardi 58-65, ci si attesta su un distacco sulla doppia cifra: Colonnelli e Fall su tutti. Si fa male al ginocchio Nozzolillo in azione di pressing su rimessa, fase un pò convulsa, si sbaglia molto; Ricciardi prova a dare ancora la scossa, 66-72 a 2 minuti e mezzo dalla fine. Colpo su colpo, 69-74 e palla in mano agli arancio verdi, Ricciardi prova subito la tripla ma il ferro sputa incredibilmente il -2. Qui in pratica si chiude il match, ultimo giro di lancette gestito in tranquillità e 71-76 che fa male in casa Palestrina. Uno stop che fa riflettere, prima del doppio confronto con le campane.