Ci ritroviamo a commentare due vittorie in fila, risultati a cui non eravamo abituati, mentre prestazioni del genere erano state un filo conduttore. A cosa si deve maggiormente questo cambio di tendenza?
Ogni giorno la squadra lavorando sta crescendo e può tastare questi miglioramenti, dopo un periodo difficile abbiamo mantenuto un atteggiamento positivo. Probabilmente ora abbiamo raggiunto un livello tale che forse anche gli avversari trovano maggiori problemi ad affrontarci, è questo è bello e appagante, ti da una sensazione di rispetto, e il lavoro è senz’altro il nostro “segreto”, impegnandoci anche quando le cose andavano meno bene. Basti pensare che oggi sono stato costretto a terminare l’allenamento un poco prima perché venivamo da un periodo davvero tirato, e la stanchezza potrebbe farsi sentire. E’ la strada intrapresa e quella che manterremo fino alla fine.
Sono inoltre contento per Simone, per il suo rientro, e per il contributo di Sperduto che sta meglio e si vede. Anche questo è collegato al duro lavoro.
Si è avvertita una partecipazione maggiore anche del pubblico di casa, come se sentisse più propria questa squadra e volesse con tutte le forze sostenerla a questa prima vittoria interna.
La partita ci ha fatto acquisire credibilità e aiutato a far appassionare il pubblico, venivamo dall’onda emotiva di Massafra e abbiamo dato continuità. La squadra sta migliorando ed azioni spettacolari come quella offerta da Carlo e Capitanelli sono gli episodi che ci hanno gasato insieme ai nostri tifosi. Al di là della vittoria è stata una bella conquista dal momento che la squadra per tante ragioni non aveva quella credibilità che era giusto avesse, si è assaporato un bel clima e speriamo che sia sempre così.
Due vittorie hanno già fatto cambiare il parere sul campionato della Itop dagli addetti, ma in tempi non sospetti lo stesso Galetti disse che l’atteggiamento sarebbe stato immutato incurante dei risultati. Dunque si va avanti con spirito di sempre?
Forse la chiave è proprio che al momento ci stiamo concentrando su noi stessi, in fondo il lavoro per noi è lo stesso se fossimo stati primi. L’organizzazione e l’impegno non cambia mai, ed è la nostra fortuna, potendo guardare da un’altra ottica anche quei momenti che per altri sarebbero stati devastanti. Ci piace non essere trattati da ultimi, a quello un occhio lo teniamo sempre. Dopo le due vittorie abbiamo due trasferte contro la prima e la seconda, il giudizio in ogni caso non muterà, prepareremo queste gare in un certo modo cercando poi di realizzarlo in campo, alla fine avremo vinto o avremo perso sarà meno importante. E così nelle partite dopo ancora…
Intanto posso ritenermi contento di come sia andato domenica, e dell’affetto che abbiamo avvertito e che ci ha spinto a fare meglio. Faremo sempre di tutto affinché capiscano che in campo daremo comunque il 100%.
Da lunedì inoltre l’avventura in interzona per la Under 19
La vedo molto come la continuazione del lavoro con la prima squadra, dietro c’è un gruppo che deve essere un serbatoio e mi piacerebbe creare ancora più collegamento. Si sente parlare degli esempi calcistici di Barcellona, Ajax, ecc. per capire meglio l’idea di un sistema unico, dove i giocatori sanno da una certa età in poi quale deve essere il loro pensiero tecnico e tattico, in modo che l’approccio agli allenamenti sia lo stesso tra giovanili e formazione maggiore.