Il baby Palestrina non sfigura: 80-72

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
MEC ENERGY ROSETO 11 14 22 39 54 65
71 80
ITOP PALESTRINA
7 13 19 31 40 48 60 72

ROSETO: Fucek 12, ELIA 11, Di Sante 3, GNACCARINI 5, Petrucci 8, Fabiani ne, Tomassetti ne, CARUSO 13, DEL BROCCO 14, GALLERINI 14.

All.: E. Francani

PALESTRINA: Baroni 9, Quartuccio 3, MOLINARI 4, NOZZOLILLO 8, RICCIARDI 30, OMOREGIE 16, Caldiero ne, TABBI 2, Brenda , Cara ne.

All.: R. Cecconi

Arbitri: Luca Santilli di Recanati (MC) e Cristina Ardone di Pesaro

Scorrendo il roster prenestino si nota presto un intruso, il capitano Ricciardi, unico veterano in un gruppo composto completamente dai giovani del vivaio prenestino. Nella sequela di sfortunati inconvenienti si è aggiunto anche l’ex Alessandro Angeli, che potrà probabilmente riprendere solo dopo la sosta.
Del Brocco è il primo a bucare la difesa arancio verde, Ricciardi quella di casa (2-2), Roseto punta subito sullo spettacolo provando tre alley-hoop in sequenza mentre Palestrina pur con un pò di sfortuna al tiro è concreta e resta a -2 (6-4, al 3°). L’allungo lo firma Gnaccarini dall’angolo, coach Cecconi chiama il time-out per riorganizzare la manovra. Sull’11-4 Ricciardi si inventa un canestro dall’alto coefficiente di difficoltà e completa il gioco da tre punti, ma lo imita Caruso firmando il +7. Palestrina sicuramente più fallosa al tiro, sbloccandosi solo a due minuti dalla sirena con Molinari e, a ruota, con Ricciardi (14-11); il tiro fortunoso dello stesso nr. 10 sancisce il -1 con cui si conclude il quarto.
Primi cambi per Palestrina, Brenda per Tabbi, Quartuccio per Molinari e Baroni per Nozzolillo. Quattro azioni rapide della Mec Energy stabiliscono presto il break di 8-0 che lancia i padroni di casa, mentre la Itop nonostante diversi palloni conquistati a rimbalzo non conclude un granchè (22-13). Al 13° gli ospiti ritrovano confidenza con la retina, prima con Baroni da tre, poi col solito Ricciardi. Omoregie, grande a rimbalzo, rompe anche la maledizione ai liberi e da lì a poco su una palla rubata il contropiede di Ricciardi restituisce in un amen il parziale e costringendo ora Francani alla sospensione (22-21). L’esperienza di Caruso e Fucek tiene a bada i laziali sostenuti anche dalla tripla di Quartuccio, e da quella meno abituale di Omoregie, tuttavia l’opera di Petrucci e Di Sante rende lo sforzo vano (35-29). Superbo ancora Ricciardi in entrata nell’ultimo possesso, meno la difesa prenestina che concede gli ultimi punti a Fucek (39-31): vantaggio secondo pronostico ma non sfigura la squadra di Cecconi.
Non fatica Roseto a prendere finalmente il largo (45-31), serve la linea della carità invece a smuovere la Itop che paga soprattutto in difesa. Il buon momento degli abruzzesi è confermato dalla prima bomba dello specialista Gallerini (52-36), risultato eloquente che mostra con maggior chiarezza il diverso tasso tecnico e fisico in campo. In campo aperto Mec Energy in controllo del match, solo la tenacia proverbiale dei ragazzi in maglia arancio verde tiene un pò di imprevedibilità alla contesa. Del Brocco regala al pubblico pure due stoppate, lodevole anche l’azione personale di Molinari con un distacco che si aggira da diversi minuti sui 15 punti. Il terzo quarto va in archivio con tre punti di Gallerini, i due di Omoregie e un’azione insistita nell’area rosetana che poco prima della sirena non chiude ulteriormente il margine (65-48).
Il 19° rimbalzo di Omoregie porta a 50 Palestrina, i prenestini ribadiscono ancora una volta di non voler mollare e si portano 65-54 con l’incursione di Nozzolillo corredata da tiro aggiuntivo. Roseto deve ancora rimandare i festeggiamenti anticipati, subendo lo scippo di Baroni che va a depositare un onorevole -9 (67-58). Il play si ripete pochi istanti dopo ma viene fermato dal fischio della Ardone, si riscatta subendo un ingenuo sfondamento di Del Brocco e al 34° con Roseto che ha già speso il proprio bonus il risultato è sul 71-58: Petrucci e Caruso da sotto.  Nozzolillo arma la mancina per ripristinare il -10, Ricciardi che non è da meno va a segno per il 73-66, a tre minuti dalla fine delle ostilità c’è ancora da sudare per la Mec Energy. Può addirittura recriminare nel finale Palestrina, discutibili falli a Baroni ancora più pesante quello comminato a Ricciardi che aveva nel frattempo siglato il 75-70 con possibile aggiuntivo. Elia sfrutta il favore sparando da tre, prenestini che se la vogliono giocare fino in fondo e lo dimostra l’ennesima recuperata di Baroni: 78-72. Onore allo spirito mostrato dal baby Palestrina che chiude l’incontro 80-72, con pochi rimpianti e più luci che ombre.