Galetti dopo le due gare con Anagni e Sant’Antimo

Innanzitutto un’analisi della prestazione offerta ad Anagni, con la gara sfuggita nel secondo quarto e poi non più recuperata.

E’ la prestazione che capita e ogni allenatore non vorrebbe mai incontrare, peccato sia capitato contro Anagni senza Santolamazza e poi ci si aspetterebbe che la squadra a questo punto della stagione “ci sia” ma anche a causa dei contrattempi siamo in questa condizione. Quando siamo rientrati nel terzo quarto abbiamo dimostrato che iniziando con lo stesso piglio avremmo potuto instradare la gara in un’altra direzione. Con la testa però non eravamo messi bene, e capisci che siamo proprio mancati.

Veniamo alla gara con Sant’Antimo, sembrata la falsa copia di quella con Trapani, condotta bene e poi persa per alcune ingenuità alla fine.

Siamo partiti con un 0-9 dopo 1 minuto e mezzo, una zavorra poi per il resto del match. Siamo stati avanti anche meritatamente e infine abbiamo pagato tutti quegli aspetti che la squadra non riesce a gestire o mettere in pratica. In allenamento, senza alcuni giocatori, non scattano certi tipi di rotazioni automatiche e poi soffriamo le percentuali al tiro rispetto alle altre squadre. Chiamo a un senso di responsabilità perché un ultimo quarto con 2/15 al tiro è già un miracolo perdere di due punti. Altre circostanze ci condannano anche stavolta, quest’anno è un’annata così.

La classifica si allunga e il decimo posto si allontana, ma conta tornare in campo con la stessa voglia mostrata finora in ogni partita.

Oggi sono frustatissimo e arrabbiato, perché la situazione poteva essere differente. E’ pure uno schiaffo al mio lavoro, dato che sento che è ingiusto trovarsi lì in fondo, abbiamo giocato meglio di altre squadre, buone partite, abbiamo dato spazio ai giovani, ma tutti questi episodi che ci si ritorcono contro di continuo ci hanno relegato a quattro punti. Non sento ripagato il mio lavoro e un pò ovviamente infastidisce, pesa.
Sarebbe importante abituarsi alle difficoltà e alle ingiustizie, tenendo un atteggiamento mai arrendevole, ho avuto paura dopo l’inizio di ieri così pesante in un ambiente così particolare, quasi lunare, invece la squadra aveva reagito però è andata come è andata. Bisogna andare a Molfetta, considerando che c’è anche una diretta, per mostrarci bene.
E spero che nella prossima in casa ci si faccia un regalo di Natale con la presenza, e noi dobbiamo dimostrargli ancora che il lavoro può pagare. Ci sono ancora diciotto partite, c’è tanto da fare, e possiamo ancora migliorare.

One thought on “Galetti dopo le due gare con Anagni e Sant’Antimo”

  1. Il lavoro paga GIANGI e vedrai che il tuo sara’ ripagato da tutti, fortuna compresa che ora ha deciso di voltarti le spalle…

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