Una partita davvero insolita quella di domenica: l’aspetto tecnico…
Con una squadra ultra rimaneggiata eravamo in campo in modo consistente e lo dimostra che fossimo avanti di 9, giocando una buona pallacanestro, con l’inerzia favorevole. Questo è da considerare, la presenza della squadra è da rimarcare, nonostante soli 14 minuti di valutazione. Una ottima difesa concedendo dodici punti e sbagliando solo un accoppiamento sull’ultimo canestro da tre. Prendiamoci il buono da queste cattivissime esperienze.
…e quello non tecnico.
Allucinante, non ci sono altre definizioni. Ci son stati talmente tanti strafalcioni e senza la giusta cognizione delle cose, e che soprattutto non vengono poi presi in considerazione, che il termine giusto è “svilimento”. Rigidità ingiustificata, di fronte a delle cose rimediabili. Ci alleniamo nove volte a settimana, dedicandosi a questo nella vita, ma facciamo parte di una società che è vista in un’ottica differente, se non ci presentassimo con una squadra di under o con giocatori dal nome considerato dalla stampa e dai siti specializzati. Noi ci siamo sempre comportati molto bene, rispettosi di tutto e di tutti, ed esistono ancora due pesi e due misure; abbiamo perso una partita in casa con una squalifica di due turni, e io, accettando anche di confrontarmi direttamente su questa cosa, vorrei sapere come mai nella ultima partita giocata in Sicilia non c’è stato alcun provvedimento e contro Matera si è ritenuto di comminare una pena così drastica. Queste cose nessuno ha il coraggio di ammetterle, ma io che credo nello sport continuo a lavorare con fiducia non chiedendo niente a nostro vantaggio, ma se torniamo nelle giuste regole sono un uomo felice. Anche perdendo sul campo, ma con onore.
Si denota un pizzico di disincanto e di amarezza dalle sue parole.
Domenica ci trovavamo in una situazione anomala, campo neutro, quasi senza pubblico, e senza commissario soprattutto. A volte si fanno degli strani ragionamenti, aspetto sempre di essere smentito dai fatti, ma finora senza fortuna. E inoltre altro che lamentele sentite in giro, qui c’è un pubblico che dopo anni più gaudenti sta dimostrando vera passione e attaccamento, e penalizzarla come è successo negli ultimi casi è il colmo. Ci segue comunque, con sconfitte e torti, ed è semplicemente encomiabile.
La ripresa dal punto di vista psicologico? Più facile tramutare la rabbia in energia positiva o lasciarsi trasportare dagli eventi infausti?
Martedì ero preoccupato perché non tutti abbiamo la stessa capacità di reazione, temevo fosse una mazzata tale da renderci più arrendevoli, ma credo che stiamo salendo di intensità con il giusto piglio. Poi un pò alla volta cerchiamo di recuperare i nostri infortunati, ma già così abbiamo una squadra che lavora sempre per giocarsela, senza spirito da vittima sacrificale. “Rischiamo” di recuperare qualcuno, forse non potranno darci molto ma è un inizio. Lunedì c’è la visita di Rischia e mi piacerebbe averlo prima della sosta, so che è difficile e non voglio affrettare, ma se succedesse…