E’ guerra aperta tra la LNP e la Federazione Italiana Pallacanestro. Nel prossimo turno di gare tutte le squadre partecipanti ai campionati di serie DNA, DNB e DNC potrebbero instaurare una clamorosa protesta contro la riforma dei campionati indicata nell’assemblea generale di Legnano. Questo il Comunicato emesso dal Presidente della LNP.
La clamorosa protesta dovrebbe avvenire su tutti i parquet con le seguenti modalità e secondo questa sequenza:
- salto iniziale a due: la squadra che vince la contesa tiene la palla ferma a terra e la squadra B non difende
- gli arbitri fischieranno di conseguenza l’infrazione di 24″ e la palla va alla squadra B
- rimessa di B che tiene la palla ferma a terra
- gli arbitri fischiano infrazione di 24″ e la palla va a A
- La squadra A fa la rimessa e si inizia giocare; in pratica non si giocano le prime due azioni …
Il consiglio del nostro sito: se magari la palla a terra la mettono nella propria metà campo, il fischio arriva dopo 8 secondi e la farsa finisce prima.
Servirà a qualcosa? Pensiamo proprio di no. La federazione è stata così miope ed ottusa negli ultimi anni, con delle riforme dei campionati che hanno quasi ammazzato il basket, che non aprirà certo gli occhi per una protesta così marginale. La Federazione deve ancora spiegare che fine fanno i soldi dei parametri che dovevano servire per incrementare i vivai giovanili e invece vengono usati per manifestazioni, missioni e altre inutili iniziative. Come si spiega che la FIP permetta ed imponga nei campionati “dilettanti” che i contratti (che dovrebbero prevedere solo il rimborso spese) vengano depositati e riconosciuti per contratti semi- professionistici con tanto di lodi arbitrali molto pesanti che puniscono le società nel caso in cui i contratti vengano disattesi. Per non parlare delle percentuali per i procuratori. E questi sarebbero i campionati dei dilettanti? L’unica speranza è che l’attuale crisi economica faccia pulizia tra procuratori e pseudo giocatori: lo sport del basket deve ritrovare motivazioni ed emozioni da poter spingere i giovani ad impegnarsi nel gioco di squadra più impegnativo e completo del panorama agonistico. Oggi conta solo … la pagnotta!