Abbiamo aspettato le decisioni del giudice sportivo prima di scrivere questo articolo; ma non avevamo dubbi che la regola dell’arbitro scarso sul parquet e fenomeno a scrivere i referti, sarebbe stata, ancora una volta, rispettata. Così la Pallacanestro Palestrina si è ritrovata sul groppone una multa sostanziosa per le offese del pubblico agli arbitri e il tentativo di aggressione, commesso da individuo isolato(??) fuori del campo di gioco e addirittura una giornata di squalifica per invasione del campo commessa da più persone. Inutile sottolineare che la FIP affibia questa terminologia al semplice tentativo di sporgersi dalle transenne del pubblico. Così non contenta di incassare il 25% di tutti i parametri stabiliti per i giocatori che vanno a giocare in altre società (e che veramente avrebbero dovuto, da normativa, essere impegnati per le società che curano i settori giovanili) la FIP spreme fino all’ultima goccia i già disperati bilanci societari con multe pecuniare che hanno dell’incredibile e incassa anche gli extra per trasformare la squalifica del campo in sanzione pecuniaria. Quando finirà questa vera e propria estorsione verso le società con la complicità degli arbitri? Data la situazione finanziaria italiana sicuramente presto. Se è vero che la DNB ha perso, prima di partire, un intero girone (l’ex girone D del SUD è stato accorpato al C del centro Italia) non stanno meglio le altre categorie dalla Lega A fino alla serie C.
Se le sanzioni pecuniarie vengono comminate per i semplici improperi rivolti ai due in grigio chi difende i poveri rilevatori statistici dalle invasioni di campo degli sconosciuti? Ebbene si, domenica scorsa abbiamo assistito a qualcosa di incredibile: a fine gara un non meglio identificato signore (non si è voluto qualificare ma poi abbiamo saputo che era il commissario per gli arbitri che aveva assistito allo scempio dalla tribuna) pretendeva di ricevere copia delle statistiche della gara. Alla richiesta di qualificarsi, in quanto copia delle statistiche era stata già consegnata alla squadra avversaria (così come prevedono le regole), non solo si è rifiutato ma ha anche minacciato i rilevatori con il classico “non sapete chi sono io”. Poi chiaramente, essendo nel torto marcio, non ha fatto figurare niente a referto. Cara FIP vuoi proprio imitare il copione del film la grande abbuffata (Marco Ferreri 1973) in cui i protagonisti si riuniscono in una villa fuori Parigi per una ininterrotta serie di incredibili mangiate, ma in realtà, il loro fine è il sucidio? Basta con queste incredibili arroganze, e furti, a carico di società che fanno mille sacrifici per continuare a far praticare quello che era lo sport più bello del mondo. Vuoi vedere che prima o poi finiamo tutti per iscrivere i nostri ragazzi ai campionati CSI? Alla faccia del Palazzo che fa rima con: “adesso ci avete rotto il …”!!
PS Domenica si giocherà al Pala Iaia perché la squalifica è stata trasformata in sanzione pecuniaria ma quale sarà il clima di fronte a simili soprusi ?