ANDAMENTO INCONTRO | 5′ | 10′ | 15′ | 20′ | 25′ | 30′ | 35′ | FINALE |
GIOCOBASKET SABAUDIA | 13 | 35 | 61 | 85 | ||||
VIRTUS PRAENESTE | 12 | 37 | 55 | 65 |
GIOCOBASKET SABAUDIA: DIGLIO 2, ROMANO 12, Perotti 2, Bertolisso 4, CARDINALI 5, PARISI 27, Pedone 8, Chiominto 2, Rizzardi, D’ANOLFO 23.
All.: R. Fabbri
VIRTUS PRAENESTE: BARONI 4, CICCARELLI 13, Capotorto, Cara 11, COLUZZI 20, Giulini 4, TABBI 4, BRENDA 9.
All.: F. Cecconi
Arbitri: Longo e Di Blasio di Roma
La Virtus Praeneste fa i miracoli per tre quarti di partita poi, negli ultimi 10 minuti, paga la mancanza di cambi e la stanchezza degli uomini che hanno dovuto tirare la carretta per buona parte di gara.
Questa volta è più emergenza del solito, con la formazione prenestina che è costretta ad iscrivere soltanto 8 giocatori a referto: ai soliti Omoregie, Molinari e Nozzolillo, partiti con la prima squadra, si è dovuto aggiungere anche Di Manno, per via dell’assenza di Sperduto; come se non bastasse Casale è out per infortunio e Cianfanelli è indisponibile.
Dunque rosa ridotta all’osso e questa non è davvero la condizione ideale per affrontare una diretta concorrente per la salvezza; piove poi sul bagnato quando nel primo quarto si infortuna anche Capotorto che, con soli 4 minuti giocati, è costretto a tornare in panchina senza più rientrare in campo.
Nonostante tutte queste avversità gli arancioverdi giocano con convinzione, lottando alla pari in casa di una squadra che da qualche giornata si è decisamente rinforzata (basti per tutti l’innesto di D’Anolfo, giocatore di altra categoria) e sta pian piano risalendo la china.
Decisamente buona la prima parte di gara degli uomini di Cecconi che chiudono il primo quarto a ridosso degli avversari e si permettono di andare al riposo addirittura con due lunghezze di vantaggio.
Al rientro in campo i padroni di casa, sospinti da un grande Parisi, aumentano il ritmo e si riportano avanti, ma non riescono a chiudere la partita, anche in virtù di una strenua resistenza da parte dei prenestini che non si fanno dominare chiudendo sul -6 la terza frazione.
Poi, come detto, crollo verticale nell’ultimo periodo: per gli arancioverdi si accende la spia della riserva, cala la necessaria lucidità e con essa arriva qualche errore di troppo (v. statistiche); nel finale, tanto per complicare le cose, ci si mette anche l’infortunio di Ciccarelli e la Virtus è costretta ad alzare bandiera bianca.
(sa.fa.)