Sono in tanti a chiedersi che stagione ci si dovrà aspettare dalla rinnovata Pallacanestro Palestrina. Dopo l’ultimo campionato, disputato in modo sorprendente nella prima parte e deludente nell’ultima, la squadra è stata completamente rinnovata anche nella conduzione tecnica.
Si è parlato soprattutto di scelte legate alle disponibilità ecomiche (come si fa a non avere problemi se nelle ultime due stagioni ti vengono a mancare i contributi degli sponsor principali?) ma in realtà il motore principale della società (leggi Giuseppe Cilia) ha sentito forte l’esigenza di far tornare i conti in una realtà che non può permettersi il passo più lungo della gamba se non vuole distruggere, in poco tempo, il lavoro di questi ultimi anni che hanno visto la società arancioverde collocarsi stabilmente nell’elite dei campionati dilettantistici.
Mancano solo due stagioni al traguardo dei 50 anni di vita della gloriosa società prenestina e mantenere ai vertici il basket cittadino è una missione da non fallire assolutamente se non si vogliono cancellare le più importanti pagine di storia sportiva della città della Fortuna Primigenia.
Arriva così una stagione fondamentale non solo per la compagine prenestina ma anche per la maggior parte delle società che si troveranno a combattere una astrusa riforma dei campionati che comporterà, al termine della stagione, la retrocessione in serie B della metà delle formazioni impegnate nel campionato di basket degli italiani.
Non sarà facile per i nostri tifosi, che seguono con passione la squadra arancioverde, ritrovarsi da avversari i loro beniamini delle passate annate: da Benini (il capitano delle ultime stagioni) e Gagliardo, passati nelle fila di Sant’Antimo, a Stefano Laudoni (con la maglia di Ruvo) e addirittura Alessandri che si vocifera che possa tornare da avversario indossando la maglia di una delle acerrime antagoniste delle ultime stagioni. Una rivoluzione che se da un lato serviva a risanare il “monte ingaggi”, ormai fuori dalle possibilità del Palestrina, dall’altro ha lasciato l’amaro in bocca a tanti soci e tifosi che magari avrebbero voluto un maggiore coinvolgimento nelle scelte di austerity societario. Va scritto, ad onore del merito di chi ha preso queste importanti decisioni, che se andavano apportati dei tagli al budget della prima squadra questa era la stagione più adatta in quanto basta pensare che con il roster e il piazzamento dello scorso campionato in questa prossima stagione ci si sarebbe trovati in piena zona retrocessione. Dopo le splendide avventure, negli ultimi anni, nelle finali nazionali dei nostri giovani era maturo il momento di rompere gli indugi e regalare a tanti ragazzi, con l’anagrafe sportiva arancioverde, la possibilità di dimostrare tutto il loro valore.
Addirittura più di qualcuno avrebbe voluto che la scelta di economizzare sui rimborsi spesa ai giocatori fosse stata fatta nello scorso campionato quando, a fronte di una sola retrocessione per girone e senza lo spauracchio dei play out, era più facile vincere la scommessa sui giovani. Che campionato sarà il prossimo per la pallacanestro Palestrina? Riusciranno i “nostri eroi” a riportare entusiasmo e calore sulle tribune del Pala Iaia? (fine prima puntata)
agafor