GOLDENGAS SENIGALLIA: Benzoni 3, Bracci 8, Brigato 20, Giacomini 3, Imsandt 2, Sanna 13, Patrignani, Arceci ne, Neri, Tornatore 2, Landoni 16, Medizza 21. All. Gabrielli
IOBUS PALESTRINA: Rischia, Veljkovic 5, Rossi 24, Molinari 4, Colagrossi 2, Maiolo C., Misolic 5, Maiolo S. 4, Visentin 13, Baquero 10, Mattarelli, Cernic. All. Cecconi
Parziali: 27-15, 43-34, 67-48, 88-67
Al PalaPanzini non si passa, anche per Palestrina è dura la legge del campo marchigiano, con un giro di boa dei Play In che ha ormai mostrato i valori di questo complesso girone. Brigato apre la partita da tre, Palestrina sembra reggere l’urto e pur inseguendo dall’inizio è viva in attacco. Come accaduto domenica scorsa però alla prima accelerata il divario si fa netto, con time-out d’urgenza chiamato sul 19-9. Le parole danno il loro effetto con un contro-break di 0-6 che quasi azzera la distanza, qui Sanna con un gioco da quattro punti infligge tuttavia un duro colpo al morale. Finale di quarto infatti appannaggio della Goldengas che allunga fino a 27-15. Parziale reazione nella seconda frazione, Visentin e Baquero danno il loro apporto e una tripla di Rossi fa 29-22, ma di nuovo una bomba dall’angolo spegne i bollori. Leitmotiv che non muta, Palestrina pare fare una fatica enorme per colmare il gap (Visentin porta i suoi sul 40-34), ai locali bastano un paio di giocate per ripartire di slancio. Di fatto il match resta aperto fino all’avvio della ripresa, uno 0-5 condito da una tripla di un positivo Veljkovic fa sperare nel riaggancio: 43-39. Illusione infranta presto, Senigallia appare anche atleticamente più reattiva e fa male in campo aperto. Tanti canestri facili, con i lunghi a far sentire peso sotto le plance, in un amen la Iobus si ritrova sopra la doppia cifra di differenza. Emotivamente il match cambia, Senigallia prende ancora più fiducia e sfrutta un metro arbitrale che la manda in lunetta praticamente ad ogni azione. Ancora una tripla di Rossi regala il 55-46 che è l’ultimo sussulto del terzo quarto. Medizza fa tutto con troppa facilità, parzialone che scrive il 67-48 di fine terzo quarto: una sirena che suona come una resa anticipata. Dopo essere sprofondata Palestrina ha uno scatto d’orgoglio, dalla panchina si alza un Samuele Maiolo che regala vivacità e allora gli ospiti ci provano, passando in pochi minuti al -12 con un’invenzione di Rossi dal gomito: 73-61. Senigallia ritrova tranquillità anche grazie a un generoso antisportivo comminato ai danni di Veljkovic e da questo punto la contesa perde definitivamente pathos. Troppi i punti subiti dagli arancio verdi per sperare in un colpaccio, poca continuità in attacco dove non basta il solito Rossi, 24 punti nonostante una marcatura che lo ha visto letteralmente con le mani sul corpo. Palestrina settima vede allontanarsi i Playoff ma che può ormai giocarsela a cuor leggero.