Innanzitutto approfitto per ringraziarvi per questa intervista, ed in generale per l’impegno che anche il settore stampa adopera costantemente per ingrandire il prestigio di questa società. La partita di domenica scorsa non ha fatto altro che alimentare le mie preoccupazioni, su una paurosa situazione di inadeguatezza da parte di signori, che non fanno altro che rovinare questo sport meraviglioso. Come ho avuto già modo di spiegare credo che la Società Palestrina sia vittima di un accanimento terapeutico, multe ogni domenica, comportamenti poco professionali e scorretti da parte di persone che, al contrario, dovrebbero fare in modo che gioco e comportamenti siano corretti.
Domenica, poi si è assistito ad un teatrino vergognoso. Un’ espulsione eccessiva e senza senso.
Il nostro DG, Rossella Cecconi, ha provveduto a mandare tempestivamente un esposto alla procura federale per evidenziare che la reazione del giocatore Vitale ,non era altro che conseguenza di un offesa (grave) ricevuta a seguito di una semplice e condivisibile richiesta di chiarimento. Mercoledì siamo venuti a conoscenza dei provvedimenti disciplinari nei confronti della società e del giocatore. Tre giornate di squalifica, ed un totale di quasi 700euro di multe. Abbiamo immediatamente mandato il ricorso in federazione ed ora siamo in attesa di risposte. Sono amareggiata.
Domenica c’è stato anche tanto fair-play da parte vostra facendo giocare Senigallia con la divisa del Palestrina mentre ad esempio a Matera qualche anno fa questo non successe: complimenti per la decisione presa!
Lo scorso anno non abbiamo avuto la possibilità di disputare la partita contro Viterbo che sarebbe stata fondamentale per la classifica a causa di un guasto elettrico che, non rendeva funzionanti i tabelloni. Abbiamo perso la partita a tavolino. So come ci si sente e quanto sia brutto non poter giocare per cose che, non dovrebbero ma possono succedere. Il palazzetto era pieno e non volevo che le persone tornassero a casa senza aver visto la partita, che tra l’altro si è poi rivelata davvero emozionante. Il pubblico si è divertito e noi abbiamo vinto ribaltando la differenza canestri. Potevamo chiedere di meglio???
La partita di domenica presentava parecchie insidie, inoltre al primo quarto si aggiungeva anche l’espulsione di Andrea Vitale il giocatore più rappresentativo del Palestrina, eppure questa squadra ha dimostrato carattere, che ne pensi ?
Come dico sempre io, questa squadra è semplicemente emblema del nostro basket-pensiero. Spirito di abnegazione, spirito di sacrificio, passione, determinazione, talento, rabbia, voglia di fare bene. Questi ragazzi hanno carattere da vendere, credo che nelle ultime 2 partite sia stato più evidente del solito, loro credono fortemente in un buon piazzamento in classifica, tale da poterci garantire i play-off, sinceramente comincio a crederci tanto anche io. BRAVI.
La Under 13 è tornata dopo diversi anni in finale al Memorial Iaia, un segnale di fiducia che parte dal minibasket. Come vedi il movimento a livello di giovanissimi in una società che si basa decisamente sulla valorizzazione dei ragazzi locali? Concordi che investire in questo campo potrà avere benefici in futuro nell’allestimento di squadre più possibilmente “prenestine”?
Abbiamo operato soprattutto quest’anno una scelta molto importante per avvicinarci ai bambini e alle loro famiglie, abbiamo praticamente dimezzato il costo del corso perché ci poniamo come obbiettivo quello di continuare a potenziare il nostro settore giovanile, trovando dei futuri talenti tra le nostre risorse. È motivo d’orgoglio sapere che i nostri ragazzi, rappresentino quasi nella maggior parte delle situazioni, delle eccellenze di questo sport, merito soprattutto dei nostri formidabili allenatori che tanto fanno per allenare nel migliore dei modi i nostri piccoli campioni. Io mi auguro che lavorando bene saremo in grado di ripetere l’esperienza di questi ultimi 2 anni, andando avanti per la maggior parte con le nostre forze e quindi avere ancora per tanti anni campionati che siano davvero vestiti di arancio e verde.
Un giudizio sul coach Fabrizio Longano, personaggio pacato e moderato, mai sopra le righe, eppure capace di un lavoro che in due anni pochi avevano pronosticato.
Fabrizio è una grande persona oltre ad essere un grande coach. L’affetto e la stima che i ragazzi nutrono nei suoi confronti è la dimostrazione più grande del fatto che il lavoro svolto fino a questo momento è stato importantissimo e formativo per ognuno di loro. E’ un cultore della pallacanestro ma a mio avviso è anche un vero e proprio educatore. Il suo comportamento è sempre corretto, è una persona umile non è mai sopra le righe e sempre pronto a sacrificarsi. Avanti tutta coach….
Il tuo rapporto con i giocatori mi sembra ottimo con chi più di tutti sei legata e perchè ?
Il mio rapporto con loro è speciale. Siamo coetanei, con la maggior parte di questi ragazzi sono cresciuti insieme. Ne ho un paio preferiti ma non farò i loro nomi.
È impossibile non andare d’accordo con loro perché sono tutti bravissimi, educati, mai sgarbati, mai prepotenti, sempre a disposizione della squadra, sempre a disposizione del gruppo. Sono di parte ovviamente ma ho motivo di credere che non potrei chiedere di meglio. Sono fiera di loro, ogni domenica di più.
La salvezza, obiettivo primario, è ormai ad un passo. Non era così scontato fino a novembre, è tuttavia questa la dimensione giusta per la società e la città arancio verde? Forti di una rinnovata solidità, si può immaginare di alzare sempre più gli obiettivi o il salto nella rinnovata Legadue in futuro è un passo che rischierebbe di destabilizzare?
L’impegno di ognuno di noi all’interno della società è finalizzato al miglioramento continuo della squadra, questo però non deve farci perdere di vista il primario obiettivo che è quello di avere solide basi per il futuro. In un periodo di difficoltà come quello che sta attraversando il nostro paese è difficilissimo reperire i fondi necessari per competere ad alti livelli. Detto ciò la proprietà non si tirerà indietro e farà tutto il possibile, come ha sempre fatto, per dare a Palestrina una squadra forte e competitiva
Dovresti essere la più giovane Presidentessa della pallacanestro italiana che cosa cambieresti in questa pallacanestro che secondo te non va bene?
Ci sono stati anni di continui e radicali cambiamenti, soprattutto per quanto concerne l’organizzazione dei diversi campionati, questo ha creato e crea incertezza e per chi deve programmare la gestione di una società a lungo termine questa situazione rende tutto più difficile. Se dovessi cambiare una cosa mi concentrerei su questo.
I tifosi del Palestrina aumentano ogni settimana anche grazie ai risultati positivi della squadra che iniziative future avete in mente per portare sempre più gente al Palaiaia?
Da due anni a questa parte la società ha deciso di rendere gratuito l’ingresso per le partite casalinghe proprio per dare la possibilità a tutti i tifosi di stare vicino alla squadra e vivere la propria passione in maniera spensierata. È stata una scelta forte e difficile in quanto, per una società, le entrate della biglietteria rappresentano una voce importante nel bilancio ma l’abbiamo presa nella convinzione che fosse la cosa giusta da fare ed oggi vedere tutta quella gente sugli spalti ci ripaga degli sforzi e delle difficoltà che abbiamo affrontato. Cercheremo di essere sempre più vicini ai nostri tifosi perché in fondo la squadra è la loro e ogni persona che opera a vario ruolo nella società sa che deve renderli felici ed orgogliosi.
Ai tifosi arancioverdi che cosa ti senti di promettere nel breve futuro?
Non amo fare promesse ma come ho detto prima noi ci impegneremo per dar loro la miglior squadra possibile e non ci tireremo indietro se avremo la possibilità di crescere, lo abbiamo dimostrato lo scorso anno chiedendo ed ottenendo la promozione nella categoria superiore. Aspetto tutti al palazzetto già dalla prossima partita per sostenere la squadra tutti insieme e aiutare questi fantastici ragazzi a vincere contro qualunque avversario! Buon basket a tutti e sempre forza Palestrina.
Grazie per l’intervista concessa anche se molto giovane è una Presidentessa con le idee molto chiare ….ma d’altronde buon sangue non mente.
bravo, peccato lo avessimo messo già noi sul sito…c’è poco da nascondere
ah… mi spiace, squalifica ridotta. Come giusto.
Ah qualora volessi rinfrescarti la memoria…
http://www.youtube.com/watch?v=nuNEFgXpWiQ#t=732
Ciao Fabio!
Fabio, dimmi se puoi negare che Vitale abbia fatto queste tre cose
a) Ha protestato
b) L’hanno dovuto reggere in due (forse tre) per evitare che andasse a picchiare l’arbitro
c) E’ rimasto fuori dal campo a fare il gesto “Vi faccio un culo così” agli arbitri.
Ti aggiungo che la protesta per la quale è stato espulso non era neanche chissà quanto plateale, non da espulsione diretta.
E’ l’atteggiamento che ha avuto dopo per il quale una squalifica di tre giornate è giusta.
Puoi dirmi che non è vero che sia rimasto nel tunnel a fare agli arbitri il gesto “vi faccio un culo così” o forse puoi dirmi che non l’hanno dovuto reggere Di Giacomo e Perna?
Alla partita certo che c’ero, ho visto la scena dal vivo e ho pure rivisto il video…
Ciao Fabio, ci vediamo presto.
Certo perché te invece sai perchè lo ha espulso…e parli di onestà. Ma giustamente eri presente quindi avrai ascoltato con le tue orecchie.
Vedo che però il coglione, pur senza essere stato scritto, lo conosci…
Ah ah il processo alle intenzioni, se voleva stenderlo poteva farlo subito quando sono stati faccia a faccia ma l’orco cattivo non l’ha fatto.
A risentirci Carlo
Vitale squalificato GIUSTAMENTE.
Le chiacchiere stanno a zero.
a) Ha protestato
b) L’hanno dovuto reggere in due (forse tre) per evitare che andasse a picchiare l’arbitro
c) E’ rimasto fuori dal campo a fare il gesto “Vi faccio un culo così” agli arbitri.
Che poi si dica che l’arbitro l ha offeso gravemente, mi pare proprio infantile, del tipo “Fidati che gli ha detto coglione”.
Spettacolo ignobile quello che si è visto.
E se Di Giacomo non lo teneva? Di cosa avremmo parlato? Di Andrea Vitale che ha steso un arbitro durante una partita?
Cercate di essere obiettivi, per quanto il giocatore vi può tornare utile.
Onestà prima di tutto.
Carlo