Palestrina con onore anche con Rieti

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
ITOP PALESTRINA 9 22 27 34 42 57
68 75
BASKET RIETI
14 26 36 49 58 64 75 80

PALESTRINA: Quartuccio , Molinari 9, NOZZOLILLO 4, RICCIARDI 19, Lorenzetti 14, Casale ne, OMOREGIE 21, ANGELI 8, TABBI , Brenda .

All.: R. Cecconi

RIETI: Busca ne, Zanatta , Levorato ne, ZAMBON 19, Vian 4,  GENOVESE 21, GALLEA 13, Laudoni 15, MUSSO 6, ROSSI  2

All.: R. Peron

Arbitri: Giampaolo Marota di San Benedetto del Tronto (AP) e Marco Pierantozzi di Ascoli Piceno.

Ultima gara della fase regolare, solo Rieti può ancora migliorare la propria classifica e così disputare i playoff. Già certo invece Palestrina-Campobasso valido per il primo turno playout. Solo Rieti sembra infatti entrare con la mente e con il corpo sul parquet, micidiale 1-9 in due minuti che lascia ben sperare Peron e sostenitori ospiti, la quasi totalità dei presenti. Genovese e Zambon fanno pentole e coperchi, Ricciardi accelera e guida la rimonta, Omoregie si impone con decisione in difesa, una stoppata per lui e una per Tabbi, il colored ci mette anche una valanga di rimbalzi e la tripla che vale la parità: 14-14. Passa anche in vantaggio la Itop, poi Rieti torna a guidare in concomitanza con l’entrata dell’ex Laudoni, strapotere fisico e quattro punti di seguito, guizzo sul finire di primo quarto che si chiude 22-26, poco dopo una tripla di Lorenzetti e il primo canestro di Rossi.
Si allarga subito la forbice, troppi i tiri errati dalla Itop dalla lunga distanza, più concreto il team in maglia azzurra, correggendo a canestro con Zambon e trovando il gioco da tre punti con lo scatenato Laudoni. Ricciardi colpisce da tre, Genovese fa altrettanto e un minuto dopo si scatena un mezzo alterco in campo dopo il quinto fallo a Palestrina ritenuto troppo punitivo. Ricciardi si becca il tecnico, Genovese che aveva subito fallo ne mette 4/4 e Rieti si invola. A lottare resta Omoregie, con Ricciardi nervoso specialmente dopo il canestro non convalidato e tramutato in sfondamento, l’imperiosa schiacciata di Laudoni delizia il pubblico e porta il divario a +17: 30-47. La Itop si muove solo dalla lunetta, Molinari subisce un colpo al viso che costa l’antisportivo a Musso, il classe ’92 prenestino porta maggiore vivacità non potendo impedire un distacco comunque pesante.
Rieti a metà gara vede il traguardo, Lorenzetti piazza la seconda bomba personale e Omoregie continua a dominare il pitturato, ne viene fuori un mini parziale che non fa affondare la Itop. Dopo tre minuti di sofferenza Rieti ritrova la via della retina con Gallea, Palestrina torna a sparacchiare con poca lucidità e tutto il quintetto ospite mette il proprio mattoncino (Genovese-Vian-Musso) per respingere la riscossa degli arancio verdi. Il time out della Cecconi sistema alcune cose, Omoregie imperversa e supera i venti punti, Ricciardi dopo un lungo riposo torna tra gli effettivi e si presenta con una tripla delle sue: 49-58. Stavolta è Peron a chiedere un minuto di sospensione. Molinari penetra di gran classe (52-59), per Rieti ci sono Vian e Gallea ma cinque punti rimettono in sesto la Itop (57-63) con sessanta secondi ancora a disposizione. Sciocchezza di Palestrina che a pochi istanti dalla sirena perde pallo e commettendo fallo permette un altro possesso, mal sfruttato da Gallea.
Si fa interessante la partita, Palestrina non vuole fare la vittima sacrificale e si porta addirittura -1, grandioso Ricciardi ed il sempiterno Angeli (65-66), Rieti però buca la zona arancio verde prima con Laudoni e poi con due rimbalzi offensivi che denotano un calo di intensità. Il 65-75 rivitalizza la Itop che non si arrende, manda a segno Molinari dall’arco, Lorenzetti in entrata e ringrazia la panchina di Rieti per un tecnico che manda Angeli dalla linea delle carità. 71-75, risultato che si blocca qui per diversi possessi, Rieti spreca, Palestrina anche ma poi trova la forza per impattare, basta un recupero di Ricciardi ed il classico tiro in allontanamento di Lorenzetti. Sul 75-75 è un vero e proprio finale impensato, gli ospiti lo giocano meglio, la Itop si perde in confuse azioni d’attacco con Angeli, Laudoni mette la griffe sulla gara con un coast-to-coast e successivo sfondamento conquistato. A 40 secondi dalla fine, il +4 è un margine accettabile,