Palestrina tra danno e beffa

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
STELLA AZZURRA ROMA
6 19
29 38 46 57
63 81
ITOP PALESTRINA
5 15 21 33 40 49
55 77

STELLA AZZURRA:  Criscimanni 7, COLONNELLI 11, Grande 5, RODRIGUEZ 4, FALL 14, ONDO MENGUE 6, Delle Cave 2, Duranti, Paesano ne, Ramenghi 13, D’ASCANIO 19.

All.: G. D’Arcangeli

PALESTRINA: RIVA 3, Quartuccio 3, Molinari , NOZZOLILLO 18, RICCIARDI 26, BASANISI 8, Omoregie 4, Baroni , TABBI 4, Brenda 11.

All.: R. Cecconi

Arbitri: Matteo De Gobbis di Trieste e Gabriele Gagno di Spresiano (TV)

Ancora una volta nel momento chiave problemi di formazione per la Itop che si presenta così a Roma pure senza Lorenzetti. Una sfida contro la “Under 21” della Stella Azzurra tutta all’insegna dei giovani, onorato il minuto di silenzio si parte e per Palestrina c’è la novità Tabbi (per lui due falli troppo punitivi) e il vantaggio firmato Riva dopo una sua schiacciata non convalidata. I ritmi sono alti ma le percentuali ancora basse, nessuna riesce ad approfittare degli errori altrui e dopo il botta e risposta la Stella è sul 6-5 al primo time-out. Per Riva però nuovo problema alla spalla e per Palestrina la strada si fa davvero irta, in coincidenza col primo vero allungo di casa (10-5). Come nelle previsioni falli a go-go, e frequenti viaggi in lunetta (14-7 Criscimanni), inerzia ancora a favore dei romani che doppiano in un’altra occasione gli avversari e subiscono nel finale il parziale recupero arancio verde targato Nozzolillo, Brenda e Ricciardi (19-15). Tiro libero dopo l’altro si arriva al 12° sul 26-18, non succede nulla per due lunghi minuti, noia interrotta dal quinto fallo di squadra prenestino e dal gioco da tre punti realizzato da Ricciardi (27-21). Fall imperversa in attacco, Brenda gli risponde da par suo e Palestrina è ancora in vita (29-24), il lungo di casa inanella un’ennesima schiacciata e l’Arena Felici è in fermento. La riscalda ancora il terzo fallo di Fall e il tecnico che permette agli ospiti di risalire la china a -4. Omoregie pone i suoi ad un possesso di distanza, ma all’intervallo si continua a guardare la schiena dell’avversario: 38-33. Ricciardi a quota 16 con discreta prova del resto del gruppo, nonostante qualche tiro invitante non sfruttato.
Arriva nel secondo tempo la prima tripla della serata, la mette Nozzolillo che da il là allo spunto ospite che vale il 40-40, dopo un lungo inseguimento. Ricciardi manca il sorpasso con due entrate consecutive sfortunate, Palestrina perde anche il possesso per gli otto secondi e allora la Stella Azzurra torna a guidare con D’Ascanio. Itop, anche stavolta, oberata di falli e un pò in affanno, ci pensa Tabbi a svegliarla (46-43). Spada di Damocle rappresentata dai falli che incombono sulla squadra della Cecconi, i romani sono invece esentati e non mollano il comando, seppur minimo: 50-49. Ultimo giro di lancette che muove solo il punteggio dei capitolini, scatto che sigla il 57-49. Computo falli commessi nel quarto 12-1 per la Itop!
Brenda (monumentale) e compagni non si danno per vinti, ottengono finalmente un fallo a favore dopo dieci minuti e Ricciardi ne infila solo uno (57-54). Respinto pure questo assalto, la Stella Azzurra riallarga la forbice: sei punti in fila, interrotti solamente dal viaggio in lunetta di Ricciardi, 63-55. Si va verso la fase decisiva e accade di tutto. Molinari raggiunge il quarto fallo, e alzando la mano per accusarsene si vede fischiare pure il tecnico che lo spedisce fuori causa, e non bastasse analogo trattamento per Omoregie, quinto fallo e successiva espulsione addirittura per il calcio dato al gommapiuma. Qui Palestrina costruisce una piccola favola, sotto di 14 a due minuti dalla fine fa quadrato e sputa il sangue sul parquet. Pazzeschi Basanisi e Nozzolillo tra conclusioni azzeccate e palloni rubati, il basket sa regalare certe emozioni, sono ancora sei i punti di distacco a meno sessanta secondi dalla fine. Brenda segna da sotto, sulla rimessa pasticcio punito dalla tripla di Quartuccio che subisce anche fallo. L’aggiuntivo non va e non andrebbe nemmeno tra le note la presenza di persone dietro il canestro se non fosse che dall’altra parte su analoga situazione la sprovveduta coppia arbitrale, con tanto di sportiva sollecitazione della panchina di casa, si premuri di allontare un (uno) sostenitore prenestino reo di disturbare Rodriguez. Ma la Itop c’è, Basanisi fa saltare l’uomo e insacca pure la bomba del pari tra l’esultanza rabbiosa dei suoi. Tutto da decidere, D’Ascanio fa percorso netto ai liberi ed è +2, sulla rimessa ospite arriva la “perla” che nega l’ultimo possesso, un vago fallo di linea con una punta di un piede che lancia i titoli di coda, la Stella Azzurra ringrazia e chiude la pratica. Pratica archiviata con 50 tiri liberi a favore, 39 falli fischiati agli arancio verdi usciti decimati e tra le lacrime, un anno dopo la grottesca Palestrina-Matera che oltre il danno vide pure la beffa delle due giornate al PalaIaia, la designazione di Degobbis sembra non essere particolarmente fortunata per la città del Pierluigi.