La settimana … bianca

Fine settimana senza gare per il basket arancioverde. Evento raro durante le stagioni agonistiche della storia prenestina. Alle direttive del comitato regionale, che ha rinviato d’ufficio tutte le gare in programma nei settori giovanili e dalla serie C2 in giù, si è aggiunta la giusta decisione del comitato gare nazionale che ha rinviato, a data da destinarsi, anche la trasferta della Itop a Francavilla. Alla richiesta della nostra società di rinviare la gara la società pugliese, con molto poco far play, aveva risposto picche e così è dovuta intervenire la Federazione.

I pugliesi pretendevano che i nostri ragazzi (non dimenticate che alcuni sono ancora minorenni) si  sobbarcassero la trasferta nonostante le proibitive condizioni meteorologiche che hanno messo in ginocchio, in questi giorni, i trasporti di mezza Italia. La cinquantennale storia prenestina ricorda una trasferta da tregenda ad Avellino nella stagione 1973-74 (nella seconda serie nazionale di allora) quando giocatori e accompagnatori rimasero un paio di giorni ospiti di una caserma locale per le abbondanti nevicate che colpirono in quell’anno la città irpina; non era il caso di ripetere quell’avventura, seppur rimasta leggendaria. Ora entro mercoledì Palestrina e Francavilla  dovranno accordarsi su di una data per recuperare la gara oppure sarà la Federazione a decidere.

I nostri ragazzi dovranno sfruttare questo stop forzato per immagazzinare  le forze in vista del tour de force che li aspetta dal prossimo fine settimana: 7 gare in 10 giorni per Daniele Brenda e company che saranno impegnati sabato 11, in C2, contro la capolista Viterbo, Domenica in DNB arriva Scauri, lunedì per l’under 19, al Pala Iaia, c’è l’Eurobasket, giovedì, ancora in casa, la gara di campionato DNB contro Potenza, sabato a Roma contro lo Smit per la Virtus Praeneste, domenica riposante trasferta a Reggio Calabria per la Itop e lunedì, il ciclo terribile, vedrà gli arancioverdi dell’under 19 sul campo della Stella Azzurra in un match a dir poco fondamentale per il prosieguo della stagione. Che dire? Si potrebbero utilizzare le date libere del 14, 15 e 17 per inserirci qualche recupero? I ragazzi sarebbero d’accordo? Oppure qualcuno, prima di stilare i calendari con i turni infrasettimanali, dovrebbe considerare che, se veramente vogliamo dare spazio ai giovani come si farfuglia nelle stanze dei bottoni, si dovrebbe cercare di non trasformare i giovani atleti in disadattati scolastici? Fino a prova contraria la maggior parte dei ragazzi che giocano a basket sono ancora, per fortuna, studenti. Studiate ragazzi che, con i tempi che corrono, il basket potrà essere solo un vostro passatempo; la vita è un’altra cosa e la scuola ne è una tappa fondamentale.

Una gara alla fine degli anni '60 quando non solo si giocava all'aperto ma anche sotto la pioggia