La Foresta la spunta sulla Virtus: 75-68

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
LA FORESTA RIETI 15
33 48
75
VIRTUS PRAENESTE
22 34 55
68

LA FORESTA: Giovannelli , Bellini , Petrucci 30, Amedei 16, Colantoni , Davico 14, Massacesi , Petroni 11, Donati , D’Aquilio 4

All.: P. Di Fazi

VIRTUS PRAENESTE: Fassiotti , Baroni 14, Caldiero 2, Cara 23, Carpineta , Molinari 13, Coluzzi 3, Cianfanelli 4, Masella 9.

All.: M. Macchi

Arbitri: Cassiano e Roberti di Roma

Commento da basketincontro.it

Vittoria davvero molto sofferta per il La Foresta che riprende per i capelli una partita che sembrava persa e davvero difficile da portare a casa. I ragazzi di Macchi infatti avevano approcciato benissimo alla partita mettendo in mostra il solito basket fatto di gioco in velocità ed aggressività. Al contrario i reatini erano in netto affanno e dopo i primi dieci minuti rincorrono sul 15-22. Nella seconda frazione Petrucci e compagni risalgono la china abbassando notevolmente i ritmi e giocando con tutta l’esperienza che li contraddistingue riportandosi a contatto sul 33-34. Dopo la pausa lunga nuovo break da parte degli ospiti con un Cara indiavolato che infila tre triple consecutive riportando avanti il Praeneste che conduce per 48-55 allo scadere della terza frazione. Di Fazi a questo punto tenta il tutto per tutto e opta per un box and one su Cara con D’Aquilio alle sue costole. L’effetto é quello sperato con l’attacco dei ragazzi di Macchi che si ingolfa mentre il La Foresta, usufruendo anche di qualche fischio favorevole, recupera terreno e opera il sorpasso con un Petrucci favoloso da 30 punti a guidare la truppa. Nel finale poi ci pensano Petroni e Amedei che non sbagliano più nulla regalando un’altra vittoria al team reatino. Vittoria che vale la seconda posizione per gli uomini di Di Fazi che soprattutto in casa si confermano squadra davvero difficile da battere mentre il Praeneste torna con l’amaro in bocca per non essere riuscita a portare a casa una partita che sembrava alla portata. Infatti pur registrando le assenze pesanti dei big Omoregie e Nozzolillo, impegnati in prima squadra, e qualche fischio contrario (3 falli tecnici sanzionati contro) i giovani di Macchi stavano riuscendo a compiere uno sgambetto davvero clamoroso. Alla distanza però la classe e l’esperienza di Petrucci e compagni ha fatto ancora una volta la differenza.

(v.statistiche)