ANDAMENTO INCONTRO | 5′ | 10′ | 15′ | 20′ | 25′ | 30′ | 35′ | FINALE |
INNOTEC POTENZA |
10 | 21 |
29 | 37 | 40 | 61 |
65 | 78 |
ITOP PALESTRINA |
15 | 26 | 33 | 45 | 57 | 63 |
67 | 84 |
POTENZA: Casella ne, Lorusso 2, SERINO 12, MAINOLDI 13, TESSITORE 17, Santamaria ne, ROSSI 21, Rato 2, COZZOLI 11, Paschetta ne.
All.: R. Miriello
PALESTRINA: RIVA 10, Quartuccio 2, Nozzolillo 4, DI MARCANTONIO 7, RICCIARDI 33, Lorenzetti 13, BASANISI 9, Omoregie 6, Tabbi ne, Brenda ne.
All.: A. Carosi
Arbitri: Capozziello di Brindisi e Lucarella di Leporano (TA)
Partenza bruciante della Itop in quel di Potenza, sorretta anche da una serata decisamente più positiva nel tiro dai 6.75. Reazione da parte dei senior, Lorenzetti (che firma il primo break) e Basanisi (suo il missile del 10-15) su tutti, negli ultimi minuti del quarto il 17-26 vale il massimo vantaggio, poi quattro punti dei bianconeri chiudono la prima frazione e rimettono in scia Rossi e compagni.
Si torna presto sui binari dell’equilibrio, ma è un attimo, Ricciardi riprende a bombardare e Nozzolillo sancisce il nuovo allungo (29-38). Si vola addirittura sopra la doppia cifra con il tiro pesante dell’immancabile Ricciardi, a due minuti dall’intervallo 34-43. Chiude la frazione un tiro da tre di Tessitore, di gran lunga il migliore per la Innotec finora, e poi Omoregie salva il 37-45 con una stoppata quasi allo scadere.
Riprende da dove aveva terminato Ricciardi, mentre Omoregie stampa la schiacciata al 22° (37-49). Palestrina affievolisce le velleità potentine di rientro, e approfitta anche del tecnico alla panchina di casa per volare sul 40-55: 3 su 4 per Lorenzetti e bis di Omoregie. Potenza non c’è, la Itop imperversa, con l’aggiuntivo sbagliato proprio dal lungo di colore sfuma il +18: Innotec reagisce e Rossi mette la prima bomba da ex (47-59). E’ la scintilla che permette ai lucani di crederci e basta un minuto per servire l’inaspettato -4 (55-59). Animi diametralmente opposti quelli con cui si conclude la terza frazione, che dopo una lunga serie di tiri liberi ( i giovani di Palestrina non tremano) viene fissata sul 61-63.
Subito sciupato l’antisportivo ai danni di Ricciardi, male dalla lunetta e male il possesso successivo: Rossi, sempre più in crescendo, non se lo fa ripetere due volte e regala l’aggancio. Palla che scotta in questi frangenti, dopo tre minuti di gioco parziale di 2-0, deve trascorrere un altro giro di lancette prima che Di Marcantonio realizzi da sotto il nuovo vantaggio in due occasioni consecutive. Ricciardi rompe lo stallo e Palestrina va +4 a metà tempino, materializza però anche un nuovo 0/2 che può farsi perdonare solo con la bomba del 67-72. 220 secondi da vivere, Ricciardi non si tira indietro, diventa il “suo” finale e non fallisce l’opportunità di siglare il 68-76. Le prova tutte Miriello, chiama sospensione, Serino regala la speranza ma la Itop è già a sette lunghezze di vantaggio, e Riva sale alla ribalta infilando il canestro della staffa. Non ce n’è più per Potenza, il gioco si fa spezzettato con falli a raffica ma buoni solo a limare il distacco, la Itop fa la voce grossa e sbanca uno dei campi più difficili del girone per 78-84. Sale a sei punti in classifica e Carosi può preparare con i suoi con il morale a mille l’arrivo della corazzata Reggio Calabria.
Se qualcuno aveva detto che il coach era il responsabile della sconfitta di martina,a potenza, possiamo ora dire, che le scelte e la conduzione della partita siano state perfette.