Con la classica cena pre-natalizia la Pallacanestro Palestrina ha di fatto chiuso e festeggiato la fine questo 2010 arancio verde. Un anno che nonostante qualche amarezza finale verrà sicuramente ricordato tra i più importanti della storia prenestina. Merito soprattutto della esplosione del settore giovanile che ha raccolto i frutti di anni di lavoro e duri allenamenti, esibendo in tutta Italia e a tutti i livelli i suoi migliori prospetti. Non si può ripercorrere la cronistoria di questo 2010 senza soffermarsi a quel 27 aprile nel Palasport di Scauri, in cui la formazione Under 21 ha conquistato il primo scudetto giovanile della società nata quasi 50 anni fa, coronando un lungo inseguimento fatto di continui investimenti sui prodotti locali e non. Il felice quadro è poi proseguito con il cammino della Under 19, già reduce da tre anni di Finali Nazionali, con il titolo B regionale e la vittoria nel concentramento interzona contro Biella per giungere a Bologna a giocarsi il titolo “gruppo B” contro Pavia. Gli ultimi sfortunati minuti hanno tuttavia negato ai prenestini di coach Tomassi la gioia del secondo trofeo nazionale in pochi mesi, mentre ottima impressione e tanto entusiasmo ha suscitato la Under 17 guidata da Cecconi e Libianchi, capace di laurearsi campione regionale al termine di una bella rimonta. Poi l’interregionale di Pomarance che ha consacrato il team arancio verde tra le migliori 16 d’Italia, dopo l’exploit contro Reggio Emilia. Finali Nazionali a Vasto suggellate da una vittoria e due sconfitte solamente contro le future finaliste della competizione, MPS e Bergamo. Logico e consequenziale il largo spazio dedicato nella seconda metà del 2010 a questi ragazzi, permettendo ad alcuni di loro di fare il grande balzo in prima squadra. Il tutto rafforzato dalla volontà della Federazione di garantire sempre più minutaggi agli under nella terza serie nazionale, un campionato di sviluppo dove mettere alla prova e crescere i ragazzi in rampa di lancio. Tralasciando gli aspetti della decisione, non si può non sottolineare la contraddittorietà della formula che di fatto non tutela le società veramente impegnate nella maturazione del proprio settore giovanile. Basti considerare che nel girone B l’unico sodalizio che può fregiarsi di squadre Under 19 e Under 17 ad un certo livello (ed entrambe in lizza per raggiungere le Finali 2011) è proprio la Pallacanestro Palestrina, mentre coinvolgendo tutte le 32 squadre della A dilettanti il cerchio si allarga solo ad altre due-tre (Virtus Siena innanzitutto, poi Trieste e Moncalieri, ma anche Treviglio che poggia sulla solida Blu Orobica). In pratica il 90% delle partecipanti non sembra poter attingere nei propri giovani, ed alcune non hanno squadre nei principali tornei eccellenza, o al massimo lo fanno con risultati modestissimi. Prima squadra arancio verde che da quest’anno esce con un ottimo piazzamento ottenuto nei primi sei mesi, e con una seconda metà figlia proprio dei regolamenti in atto per stravolgere gli attuali campionati. Due vittorie in quattordici giornate “lanciano” Palestrina alla retrocessione nella B dilettanti, sebbene un bottino che poteva essere più ampio e la sensazione lasciata in tutte le avversarie di aver sudato il successo oltre ogni aspettativa.
Tempi duri, ma con la certezza che il coraggio e la coerenza delle scelte societarie possano in futuro trovare ben altre soddisfazioni. Un anno finisce, ed un altro sta per iniziare, ora e sempre da quasi 50 anni per il basket a Palestrina.
Una storia ancora tutta da scrivere…