Ultimi minuti da incubo, Itop perde nel finale

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
ITOP PALESTRINA
6 18 29 42 51 65 73 75
PALL. S.ANTIMO
15 21 30 40 51 63 65 77

PALESTRINA: Molinari , Nozzolillo ne, Rossi 13, Spippoli 9, Sperduto 11 , Omoregie 10, Ricciardi 21, Capitanelli 6, Coraggio 5, Brenda ne. All. Galetti.

SANT’ANTIMO: Iardella , Zamo , Leccia ne, Valentini 7, Gatti 22, Calabria 26, Aprea 4, Rucco ne, Cantone 7, Gagliardo 11. All. Scotto.

Si gioca a Fondi davanti uno sparuto gruppo di spettatori, per l’ultima gara in campo neutro di Palestrina. Avvio veemente dei campani che con 9-0 impauriscono la banda di Galetti, brava però a non disunirsi e riprendersi dopo lo schiaffo iniziale. Aggiusta la mira la Itop che nonostante resti sotto nel punteggio per tutto il primo quarto, torna a vedere le spalle della squadra bianco rossa, fino a quando Rossi recupera palla e regala a Palestrina la possibilità di mettersi ad un possesso di distanza: Omoregie tutto solo non sbaglia.
Gli arancio verdi operano l’agognato sorpasso nel secondo quarto, Gatti riporta sopra i napoletani per un attimo, poi è un mix di agonismo e velocità (nonostante lo 0/7 dalla lunga distanza) che tiene il gap a favore della Itop. Ottimi Rossi e Ricciardi, e un Omoregie attento sotto i tabelloni. Lo stesso colored a 5 secondi dalla fine commette fallo su Aprea e manda il giovane in lunetta per il 41-40. Ricciardi a tempo ormai scaduto subisce a sua volta fallo e con l’1/2 chiude il primo tempo.
Itop ancora a mille e avvio di ripresa con massimo vantaggio 51-43, ripreso da Sant’Antimo con Calabria e due triple. Arriva pure il sorpasso con Gatti in due occasioni, Valentini sancisce il +3 ma saluterà presto la gara dopo una sequenza infinita di errori e nervosismo. Palestrina mette la freccia del sorpasso, con il solito Rossi, un positivo Spippoli che realizza anche l’aggiuntivo, e archivia la terza frazione con un punto in più sul tabellone.
Capitan Sperduto continua l’opera (65-60) , ma per Scotto a togliere le castagne dal fuoco ci pensa ancora una volta Calabria.
Equilibrio quasi sovrano, dopo il nuovo pari per Sant’Antimo, fasi convulse di gioco con poche realizzazioni (Ricciardi freddo dalla lunetta, Capitanelli corregge un tiro sfortunato di Rossi), poi ad accendere la contesa è proprio Scotto che si becca un tecnico: Sperduto compie metà lavoro ma poco dopo si riscatta dall’arco e 73-65, aspetto emozionale che sembrerebbe pendere dalla parte dei prenestini, tuttavia improvvisamente smarriscono lucidità e convinzione. Errori davvero ingenui donano nuove speranze ai bianco rossi in grande difficoltà. Un mostruoso Calabria guida la riscossa, e dopo un minuto circa supportato da Aprea firma il 74-75 per gli ospiti. Il pallone scotta e la Itop non trova più spunti vincenti, l’ultimo punto lo mette Ricciardi dalla linea della carità, poi sbaglia Sant’Antimo ma con 7 secondi da giocare non viene costruito un tiro adeguato e la preghiera da metà campo di Ricciardi resta inascoltata. Ultimi cinque minuti drammatici per la Itop che getta così via una gara condotta con coraggio e cuore, stagione che appare sempre più stregata.