Non si attendevano certo a Latina i due punti, eppure nell’atteggiamento mostrato è sembrato esserci qualcosa di negativo. Lei è soddisfatto al di là delle oggettive difficoltà?
Mi ha fatto un po’ arrabbiare perché non avendo chiesto cose particolari pretendevo il segnale di una squadra che per quaranta minuti giocasse. Nel momento in cui questa cosa non c’è stata più, mi sono permesso di parlarci su con la squadra a fine partita; mi rendo conto che questa situazione infortuni sta diventando di una gravità difficile da superare e quindi in parte li capisco, ma cerco di far capire a loro che dobbiamo continuare a lavorare al massimo, trovando la via più veloce per sfuggire a questo scoramento. So che questi momenti capitano nell’arco della stagione e in tali condizioni non si può fare miracoli, ma basta un qualcosa in più per migliorare. Siamo oltretutto condizionati dal cammino della Under 19 che non ci fa vivere un particolare entusiasmo, ma nell’attesa di recuperare più persone possibili dobbiamo tenere alta la tensione. Non metto in discussione la loro grande professionalità, ma lo spirito che negli ultimi tempi ho visto cambiare.
Dopo le nette sconfitte con Ferentino e Latina un’altra laziale in gran forma. Con Rieti però la sensazione di una gara che può valere molto.
Loro hanno avuto problemi, ma hanno aggiunto tre giocatori, noi in pratica li abbiamo persi. Credo abbiano trovato la quadratura e l’entusiasmo derivato dal filotto, vedendo tutto da un’altra ottica. Spero di avere qualcosa da Spippoli, ma se non ci sarà cercherò di tirar fuori il massimo dai miei; a volte anche le circostanze creano dei cattivi segnali, noi in questi ultimi tre giorni prepareremo qualcosa di nuovo. Per contro ci imbattiamo in una squadra con giocatori molto buoni e tosta da affrontare, come se non bastasse la naturale difficoltà negli accoppiamenti, ma a questo non abbiamo pensato, prima di tutto lavorare su di noi. Speriamo di aver superato la punta dell’iceberg e iniziare un nuovo cammino. Nell’incontro con la squadra ci siamo detti questo.
Il cambiamento di rotta di Rieti è un po’ lo specchio del campionato che poteva aver costruito Palestrina, con un pizzico di fortuna in più?
Potevamo essere in una situazione molto differente, ma quel che è passato non torna e ciò mi fa dispiacere tantissimo. Era nelle nostre corde ora aver messo le basi per un campionato positivo, oggi diciamo “Andiamo avanti” e che come sempre da domani ci sia una nuova ottica da parte nostra.