VIRTUS ROMA 1960: Banach 10, Petrucci 2, Whelan 18, Frisari 4, Casale ne, Valentini 6, Zoffoli 10, Pellegrinotti ne, Salomone ne, Rocchi 19, Giacomi 1, Fokou 7. All. Tonolli
IOBUS PALESTRINA: Rischia ne, Veljkovic 2, Rossi 13, Molinari 11, Ugolini ne, Colagrossi 7, Misolic 8, S.Maiolo 4, Visentin 16, Baquero ne, Mattarelli ne, Cernic 4. All. Cecconi
Parziali: 19-18, 42-39, 61-53, 77-65
Al PalaCentro Ugolini, Baquero e Mattarelli siedono dal riscaldamento in panchina, capitan Rischia ci prova ma da forfait, Rossi e Veljkovic decidono di stringere i denti. Alla palla a due è subito Rossi a colpire, Palestrina preme in difesa e mantiene un discreto vantaggio fin quando Roma trova la via del canestro dai 6.75. Colagrossi e Visentin senza paura , anche se alla sirena saranno i capitolini a chiudere sopra di uno: 19-18. Nuovo scossone degli ospiti che nel secondo quarto si riportano avanti (primi punti di Cernic) mettendo in evidenza il giovanissimo Maiolo che non teme il confronto. Quando la Virtus inizia decisamente a carburare la fuga non riesce, saranno Molinari e Rossi da tre a riacciuffare il risultato fino al pasticcio nell’ultimo possesso che permette ai locali di evitare il nuovo sorpasso e firmare il 42-39. La paura che le energie possano venire a mancare viene certificata nella ripresa, quando i giallorossi affondono con più convinzione al ferro scavando un piccolo solco: 49-41. Visentin prova a tenere a galla i suoi, ma in questo momento la Virtus vede una vasca da bagno al posto del canestro e superano più volte la doppa cifra di vantaggio. Partita indirizzata ma non conclusa, Rocchi continua a colpire ma dall’altra parte Molinari e Rossi non si arrendono. Pur in debito di ossigeno è proprio Rossi nell’ultimo quarto a riportare Palestrina a -6 (61-55) poi sono alcune chiamate discutibili a riaprire la forbice e penalizzare gli arancio verdi con due falli tecnici. Partita tosta fino al termine, Palestrina non ne ha più ma con una percentuale migliore dall’arco potrebbe ancora mettere il fiato sul collo negli ultimi minuti. Roma controlla e si gode i due punti nello scontro diretto (77-65 alla sirena), la Iobus si lecca le ferite e prova a guardare avanti ripartendo dall’orgogliosa prestazione dei pochi “superstiti” in questo periodo maledetto.