Termina il rapporto tra Palestrina e Lulli

Ci sono momenti nella vita di una società che hanno un valore a parte, quelli in cui ti appresti a prendere coscienza di dover affrontare situazioni delicate emotivamente. Si abbandona dunque l’etichetta e la comunicazione formale, perché prevale il sentimento e la separazione da un amico non può che lasciare amarezza.
Termina un rapporto durato la bellezza di cinque anni con il coach Gianluca Lulli, da quattro a capo della panchina arancio verde in Serie B. Gianluca è però innanzitutto la bandiera del basket prenestino per eccellenza, il nome di cui vantarsi in tutta Italia per i traguardi raggiunti da giocatore, il ragazzo visto crescere e rimasto ancorato al suo ambiente, tanto da tornarci con la passione con la quale da lì era partito.
Quei traguardi da giocatore sono stati ora uniti a quelli ottenuti da allenatore, dimostrando che la classe, il carisma, l’esperienza sono rimasti intatti passando dal campo all’area tecnica. Record continuamente rivisti, che parlano di 110 vittorie in 151 incontri, il merito di aver riportato Palestrina ai fasti in questa categoria collezionando due semifinali, due finali, due partecipazini all’atto conclusivo della Coppa Italia, striscie vincenti storiche tra cui un intero girone d’andata imbattuto. E basterebbe questo a far comprendere la portata di quanto ha significato per Palestrina l’epopea Lulli, ma come detto nel mondo della palla a spicchi arancio verde il suo nome ha un valore inestimabile e il fattore umano in questa separazione pesa in maniera particolare rispetto al solito. Di lui basterebbe citare gli infiniti attestati di stima di chi lo ha apprezzato sul profilo sportivo, staff, giocatori, avversari ma per tanti di noi era innanzitutto un amico cordiale, rassicurante, pieno di energia e consigli, appassionato come uno dei tanti tifosi del PalaIaia. Un punto di riferimento per ogni collaboratore e persona che lavora quotidianamente nel movimento cestistico cittadino, anche perché Gianluca era uno di noi e lo sapeva, fermandosi a parlare con tutti, in palestra, in piazza o a una cena.
Nell’immediato si prospetta per i nostri colori questo duro passo da compiere, voltare una pagina che ci eravamo abituati a leggere, attoniti e coinvolti da un’emozione unica. Sapendo che troveremo un’altra pagina ma con un pizzico di nostalgia continueremo per molto ad andare a sbirciare i ricordi stampati in questo lustro, fatto di tantissimi sorrisi, gare esaltanti e foto che ci rimarranno nella testa per molto.
Palestrina è tuttavia ora e sempre la casa di Gianluca Lulli e qualsiasi cosa il futuro ci prospetterà nessuno ci porterà via il legame affettivo che ci tiene ancora stretti. Magari ci rincontreremo presto, ma ci sentiamo di dire mai come stavolta che questo può essere solo un arrivederci e le nostre strade sono destinate ad incrociarsi.
Auguriamo il più grande in bocca al lupo a Gianluca per il prosieguo, e dietro al GRAZIE che gli rivolgiamo deve essere presente ogni singolo volto delle persone che ti amano e hanno avuto l’onore di lavorare per te, e delle migliaia di spettatori che hai portato a innamorarsi ogni stagione delle tue creature, l’applauso che hanno tributato per anni ti raggiunga ora all’unisono: tutti in piedi per Lullo!