Miglioramenti evidenti e complimenti condivisi, resta il rammarico per una sconfitta forse immeritata contro una squadra di elevata esperienza.
Abbiamo pagato la nostra inesperienza, Trapani ha continuato a fare quello che faceva, noi nel momento cruciale abbiamo avuto delle naturali lacune, è in quel momento che potevamo fare meglio. Ci prendiamo i complimenti, ma sappiamo che avremmo potuto vincere. Se colleghiamo il fatto di aver nascosto Sperduto in campo per 14 minuti, Di Salvatore che non avrebbe dovuto giocare, Capitanelli con due dita steccate, Rischia che si rompe il menisco il venerdì e quando nel riscaldamento vieni a sapere che anche Andrea si era fatto male…un pò di sconforto è normale. Ma bisogna fare il meglio con quello che c’è.
Momento non facile da gestire, pensa realmente che questa squadra necessiti più tempo delle altre per esprimersi?
Stiamo facendo dei progressi che avremmo visto nell’ultima settimana pre-campionato, unito ai problemi di infortuni, e vediamo in questo il lato positivo. Affrontiamo l’emergenza di Sperduto, e Rischia, che si deve operare, abbiamo già un lungo in meno nelle rotazioni, ci divertiamo ogni settimana a trovare nuove soluzioni, devo sempre essere svelto di testa a far rendere al massimo questo gruppo. Domenica sono uscito dicendo “Se non vinciamo queste partite è dura”, poi sentendo i complimenti ci si riprende e si spera che dalla volta prossima sia meglio, ma eccoci a ripartire con un giocatore in meno.
Gli applausi degli appassionati prenestini confortano, scaturiti dopo una prova in cui davvero nessuno si è risparmiato.
In ogni partita stiamo migliorando, e ci mettiamo a dura prova ogni giorno, e sono contento che la gente abbia apprezzato; di Sperduto cosa si potrebbe dire? ha nelle gambe meno possibilità di altri, si divide tra allenamenti e lavoro, è encomiabile: si fa male, sta in silenzio e continua a giocare, facendo di tutto in campo ugualmente. Dovremo adeguarci anche a questa novità, con l’organico ridotto ai minimi termini, ma sono felice che continuiamo il nostro lavoro con lo spirito di sempre.
La nota più lieta è stata il bell’esordio di Nozzolillo e Brenda, unita all’orgoglio di aver disputato diversi minuti con in campo quattro giocatori del vivaio giovanissimi.
Da allenatore di questa società sono orgoglioso di esserne la massima espressione del loro pensiero, devo dire che stiamo lavorando su elementi molto giovani ma sono contento del loro impiego domenica, con ruoli di grande responsabilità. Dobbiamo capire che magari non sarà sempre rosa e fiori, ma questa è la strada giusta, cerco di creare buoni giocatori e opportunità per loro, questo fa crescere.
Si torna in trasferta, con quali prospettive?
In Sicilia andiamo per giocare, senza vedere il tabellone, a fine gara vedremo, se saranno complimenti o meno. Avremo nella testa la convinzione che siamo capaci di tutto pur nelle difficoltà.
Preoccupa che loro vengono da una sconfitta di un punto e vorranno affrontare la gara per azzannarci, noi dobbiamo mantenere l’intensità e non essere arrendevoli, anche se molti ci hanno collocato in ultima posizione, alla stregua della Jesolo dello scorso anno, stiamo dimostrando che possiamo tenere testa quasi a tutti.