L’area stampa è forse il settore più strategico per una Società sportiva perchè basta una parola, una frase, un puntino sulla “I” sbagliato a creare disagi mediatici e organizzativi.
Non a caso si può dire che a Palestrina tutto funzioni per merito di Fabio Ilardi, duttile e competente ragazzo che gestisce da anni la comunicazione della Pallacanestro Palestrina.
Fabio, come è iniziata quest’avventura al Palestrina e come ti trovi in un settore molto importante che è sempre praticamente sotto osservazione.
“Circa dieci anni fa grazie allo storico Agapito Fornari e alla società di allora che mi ha convinto a dare una mano, iniziando piano piano e avendo poi l’opportunità di gestire l’area stampa. Solo una volta che ci si addentra si scopre quanto alcuni dettagli possano essere determinanti, una parola in più o in meno, un termine mal interpretato, le attenzioni della stampa, anche l’essere troppo tifoso, ma d’altronde più circola il nome maggiore deve essere la precisione e le responsabilità.”
Come si presenta la nuova stagione e con quali novità nel settore stampa targato Pallacanestro Palestrina.
“La comunicazione funziona solo grazie ad un progetto di squadra nel quale tanti si adoperano, dalla proprietà è giunto l’input a potenziare questo sistema integrando una figura professionale come Massimiliano Rosicarelli. Abbiamo approfondito il settore dei social che è ormai il mezzo di comunicazione più diretto per i fan, siamo un bel gruppo che non fa mancare aspetti fondamentali come la realizzazione dei video, le foto, le interviste e tanto altro che ai limiti della A2 devono essere curate a puntino. Ma l’obiettivo è quello di migliorarsi e inventare ogni anno.”
Preparare un comunicato, diffonderlo, organizzare di settimana in settimana l’iter di presentazione alle gare interne ed esterne. Che significa per te farlo nel nome della città prenestina e del basket soprattutto.
“Pura passione, chi lo fa è per condividere con altre persone il piacere di lavorare insieme e per un obiettivo comune. Farlo a Palestrina è un motivo in più per dare il meglio, sentendosi a casa e avere maggiore spinta a sacrificare tempo per realizzare qualcosa di utile. Nel tempo ho avuto modo di imparare cosa è importante far risaltare nell’immagine della società, come riuscirci e soprattutto gestire e ottimizzare i tempi di pubblicazione.”
Chi senti di ringraziare e, domanda scontata, quanto dovrà scrivere l’area stampa quest’anno per arrivare alla fatidica lettera numero 1 dell’alfabeto?
“Luigi Stellani per aver creato tutto questo e tutte le persone con cui ho condiviso oltre dieci anni indimenticabili, tra impegni, viaggi, risate, mangiate e le volte che ci siamo ritrovati a tifare insieme. Amici e dirigenti di una vita. Antonio, Mauro e Ross in primis senza voler sminuire gli altri.
Spero di poter scrivere il più a lungo possibile e magari fermarmi a giugno, sarebbe un momento storico per i nostri colori e trovare le parole non sarebbe facile.”