CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Rischia 15, Rossi 7, Molinari 4, Drigo 24, Pederzini 11, Serino 15, Brenda, Gagliardo 7, Miglio 2, Montanari 5. All. Lulli
LA META TERAMO: Papa 10, Di Pietro, Gaeta 8, Nolli, Salamina 7, Lucarelli 2, Lagioia 18, Angelini 5, Tomasello 8, Tessitore 16. All. Bianchi
Parziali: 25-29, 44-49, 69-60
Via alle danze del girone di ritorno, Valmontone e Napoli non perdono colpi ma per Palestrina non è altrettanto semplice il compito contro Teramo.
Apertura con canestri comodi, ottimo l’asse Rischia-Serino con gioco facile per il lungo, Teramo anche segna con contropiedi rapidissimi che valgono il 9-10 rendendo vana finora anche la tripla di Rischia. Un timeout per Lulli e subito un gioco da tre punti di Serino, ma la contesa si dipana sul minimo vantaggio interno sempre impattato nel possesso seguente da Teramo, poi si accende Lagioia e Teramo pare scappare, subendo in pochi secondi la tripla di Drigo e l’assist dello stesso nr.10 per Rossi (21-21). Altra accelerata biancorossa servita dall’arco ma ci mette una pezza Drigo che al tiro dai 6.75 aggiunge un libero per il fallo subito. Il primo quarto arride comunque a Teramo 25-29.
Palestrina non riesce a trovare canestri comodi, Teramo a zona rallenta l’azione avversaria e bersaglia con regolarità la retina arancio verde. Un antisportivo su Molinari fa respirare Palestrina che è sempre lì a un passo dal completare il ricongiungimento, ma Teramo è energica in difesa sporcando tutte le linee di passaggio e nel momento di necessità pesca in Lagioia e Tessitore i punti dalla distanza che amplificano il divario a +8. Momento particolare che solo la tenacia della Citysightseeing aiuta ad attraversare senza perdere la bussola, anzi per due volte nell’ultimo minuto Palestrina si riporta ad un solo possesso di distanza, grazie ai tiri senza ritmo di Drigo e Rischia. Secondi finali con Tessitore che sbaglia, ma sul rimbalzo Papa brucia la sirena per il 44-49.
Il 64% della Meta è percentuale da affievolire da parte dei laziali, la vera Palestrina esce fuori e ferma la verve abruzzese, quota 49 che non viene mossa e il sorpasso e cosa fatta. Devastante momento dei padroni di casa, tutto il quintetto gira a perfezione, Pederzini vola in campo aperto e con due falli seguenti a canestro mette anche un discreto vantaggio a favore dei suoi. Solo le mani esperte di Gaeta e Tessitore spezzano il digiuno ospite, ma quest’ultimo eccede nelle soluzioni personali e Bianchi lo richiama in panchina. Chi non ha le polveri bagnate è Rischia che quasi da solo opera il break che probabilmente lancia Palestrina fino alla doppia cifra di divario. Triple e sapiente regia per il play prenestino al momento inarrestabile.
Il peggio per la Citysightseeing sembra passato, la squadra conserva con intelligenza il prezioso vantaggio, situazioni d’attacco condotte senza frenesia e con la tecnica di Pederzini arrivare fino al ferro non è un problema. Gagliardo ci mette muscoli in difesa e il suo solito piazzato dalla media, la forbice oscilla sui 13 punti ed a cinque minuti dal termine il 77-64 porta la firma di Drigo. Impossibile recuperare per Teramo tenuta nella ripresa a soli 15 punti refertati, la mazzata finale la piazza Drigo che non perdona da tre ed ora è tutto in discesa per i prenestini. Sufficiente l’atteggiamento messo in mostra nella ripresa per piegare la resistenza abruzzese, riuscendo a terminare senza patemi la serata quando tutto faceva presagire ad un arrivo in volata. Ritmi lentissimi negli ultimi minuti si attende solamente la sirena che certifichi la tredicesima vittoria di Palestrina, Miglio però vuole festeggiare e nell’ultimo assalto mette a segno i due punti personali. La valanga arancio verde si ripete e porta in dote un 90-74 roboante che lascia tutto immutato in testa.