Tredici su tredici per Palestrina 98-99

CASSINO: Salzillo, Castelluccia 23, Busico ne, Colonnelli 21, Sgobba 9, Ausiello 12, Valentino 17, Di Mambro ne, Vergara 16, Fowler ne. All. Vettese
PALESTRINA: Rischia 21, Rossi 28, Molinari, Vitale 6, Callara ne, Di Giacomo 10, Samoggia 15, Brenda 7, Stirpe ne, Gagliardo 12. All. Lulli
Parziali: 30-24, 53-47, 75-71

Cronaca difficile di una gara condita da episodi di ogni genere. Palestrina scende a Cassino per tentare la “tredicesima” al cospetto dei padroni di casa quasi obbligati a fermare la striscia negativa pur privi di Trionfo e Ingrosso. L’inizio della gara è subito a ritmi pazzeschi, Cassino si concentra su una efficace circolazione e il ripetuto tiro da fuori che nei primi minuti porta in dote quattro triple (e un gioco da 3 punti), così il punteggio va sul 15-10 con Palestrina che si difende egregiamente tirando a sua volta con percentuali buone. Ci pensa Samoggia a pareggiare, prima una piroetta fantastica poi una bomba fortunosa che si arrampica al ferro, ed anche a sorpassare (15-17) con Castelluccia a restituire subito pan per focaccia ovviamente da tre. Sagra del tiro pesante infinita, continuano Rossi e lo stesso Castelluccia, ma comincia anche qualche scaramuccia e arriva il tecnico simultaneo per Molinari e Colonnelli. Nel finale Cassino prova la fuga toccando quota otto triple realizzate e Gagliardo prima della sirena addolcisce la pillola.
E’ sul proprio lungo che Palestrina si appoggia, ricevendo altri due canestri d’oro, Cassino cala leggermente le medie realizzative ma resiste su un rassicurante +8. Rossi e Rischia si accendono definitivamente, tutto loro il rientro arancio verde che si concretizza due volte, prima sul 40-40 con Rischia e dopo i tre punti di Vergara con Rossi che ristabilisce la parità. Palestrina che procede meglio quando non si ostina in tiri dalla distanza, Castelluccia invece riprova e segna (46-43), antipasto dell’allungo nelle curve conclusive. Samoggia sbaglia un contropiede e Ausiello prima del fischio della sirena decreta il +6. Atteso il rientro negli spogliatoi delle squadre e degli arbitri uno sparuto gruppo di “sostenitori” locali si mette in azione invadendo il campo e scavalcando dentro il settore ospite, sorpreso alle spalle anche dal resto del branco che in totale tranquillità riesce ad entrare da un accesso laterale. Gli arbitri optano per la decisione drastica sospendendo le ostilità fino all’arrivo della forza pubblica fino al momento assente. Solo dopo una ventina di minuti viene ristabilita la condizione per garantire l’incolumità di giocatori e spettatori, il primo canestro della ripresa è di Rossi ma giunge a stretto giro l’ennesima bomba stavolta di Ausiello e un tecnico a Lulli (il primo stagionale), dopo un’esasperante serie di fischi poco coerenti. Il peggio deve ancora arrivare, mentalmente i prenestini patiscono e mai come ora vanno sotto nel punteggio. Triple che non mancano mai per i biancorossi di Vettese, 67-55 al 24°, Lulli nel time-out continua ad incoraggiare i suoi e riporre grande fiducia. La reazione è immediata, vantaggio ridotto a quattro lunghezze in un paio di minuti, frutto dei tiri di Di Giacomo, Vitale e Rischia. 69-65 la Citysightseeing ci crede ed ha anche il possesso a favore, un’incredibile chiamata su Vitale (infrazione di passi inesistente) porta alle proteste e al tecnico, ma soprattutto all’espulsione del giocatore che perde le staffe. Non bastasse, dopo i liberi del 71-65, e il passi di compensazione per Ausiello, un’altra chiamata arbitrale discutibile (doppio tecnico a Ausiello e Molinari, per il prenestino è il secondo con conseguente doccia anticipata) toglie dalla mischia due pedine importanti per gli ospiti. Il fattaccio invece che annientare le speranze arancio verdi le aumenta, fondamentale il gioco da tre punti concluso da Rischia prima della fine del terzo periodo: 75-71.
Nonostante le percentuali irreali di Cassino e le due espulsioni la Citysightseeing è in piena corsa, spettacolare raffica di triple in sequenza: Rossi-Valentino-Samoggia, Cassino reagisce con il +5 e un bel jumper di Castelluccia. Gagliardo rientra e subito va a segno spalle a canestro, nel Palestrina dalle mille risorse c’è anche il sempre presente Brenda pescato nell’angolo da Rischia per la sospirata parità. Rossi entra nel vivo, suo il sorpasso dalla lunetta e nell’azione dopo con una tripla da posizione laterale: 84-86. Non è di certo finita qui, equilibrio spezzato dalla bomba di Vergara (91-88), Cassino non fa i conti con Brenda che replica due volte da sotto, prenestini avanti di 1. Sgobba in lunetta, vantaggio interno, Rischia inaugura l’ultimo minuto con un canestro difficilissimo e prezioso, Cassino si illude un’ultima volta con Colonnelli prima che Rossi dimostri carattere a palate alzandosi da tre e facendo impazzire i suoi tifosi. Palestrina potrebbe usare il fallo sistematico essendo lontana dal bonus ma Ausiello sfugge e tenta l’aggancio, il ferro sputa la conclusione e sembrerebbe fatta. Brenda tuttavia finisce col commettere fallo in attacco e in 10 secondi Cassino ha l’ultima chance, la preghiera non è accolta e Rossi può chiudere il discorso ai liberi. Inutile il jolly sulla sirena dei padroni di casa, vittoria meritata degli ospiti che fanno 13  e festeggiano un girone d’andata immacolato: cuore e attributi infiniti.