Il giorno dell’iscrizione di Palestrina in DNC il pensiero si fiondò immediatamente all’ultima partecipazione in C, ben undici anni fa, stagione 2001/2002. Il Presidente Giuseppe Cilia aveva rilevato la società con l’intenzione di rifondare da cima a fondo società e squadre, puntando alla promozione nonostante la presenza nel girone di un top team come Veroli. Così come oggi, Palestrina arrivò fino alla finale promozione dei playoff dopo una regular season chiusa al terzo posto. Il girone fu dominato come previsto da Veroli, che perse l’unica gara in casa del Pescara secondo classificato, quattro punti in più della formazione arancio verde. La capolista ciociara non ebbe problemi a sbrigare entrambe le serie, un 2-0 sia al Rieti che al Ferentino e l’approdo meritato in B2, più sofferto il cammino per Palestrina che ebbe bisogno di tre gare per superare Quartu e così giocarsi tutte le carte nel confronto con Pescara. Colpaccio immediato (73-78) in gara1 al PalaElettra grazie anche ai 24 punti dell’immenso Alejandro Muro, bis concesso tre giorni dopo al PalaFlacco con l’eloquente punteggio di 86-68.
Gli anni Duemila hanno però riservato altre due emozionantissime finali promozione ai colori arancio verdi. La prima davvero infausta, anche se l’estate cancellò l’amarezza con un provvidenziale ripescaggio, parliamo di Palestrina-Atri del maggio 2005, 61-53 in apertura e gara2 ancora in programma nella cittadina laziale, rimonta miracolosa nel secondo tempo e vantaggio firmato da Angeli, poi lo stesso play perse palla e consentì a Saccoccio di firmare il blitz. Poca storia ad Atri e il 3-1 portò gli abruzzesi meritatamente in B1 per la porta principale. I corsi e ricorsi storici si sono palesati nel 2008 quando Palestrina e Angeli si presero la rivincita, facendo sua la finalissima di B2 contro la Russo Cagliari. I sardi, forti del fattore campo, vennero sorpresi in gara2 dall’orgoglio prenestino (79-83) e le sfide in terra laziale terminarono sempre a favore dei padroni di casa, con Angeli appunto che mise il tiro libero decisivo in gara4 e riconsegnò dopo un solo anno di purgatorio la terza serie nazionale.
Tra il 1984 e il 1987 ben tre finali perse, intervallate solo dal gran campionato che valse il ritorno in B2. Era la squadra di Scarinci, piegata nel 1985 dalla Serigraf in gara3 a Cagliari, nel 1986 a Rieti dal Civitavecchia, e nel 1988 con un secco 2-0 da Roseto nella ormai epica finale dal clima infernale. La memoria ci porta ancora più indietro, agli spareggi vinti negli anni Settanta e che tante soddisfazioni e ricordi lasciano tuttora, l’affermazione sul Banco di Roma in gara secca a Rieti e il concentramento di Chieti un anno dopo.
Per il gruppo di Longano un risultato già di grande rilevanza, ma non la prima finale promozione se pensiamo a quella di dodici mesi fa con i colori della Virtus Praeneste, 2-1 ai danni del Vigna Pia e festeggiamenti per la promozione in DNC. Ed ora il duello con l’Eurobasket, un’altra pagina da scrivere per questi ragazzi, un’altra pagina da scrivere per la cinquantenaria storia arancio verde.