Uno spazio lo riserviamo a due pionieri della pallacanestro a Palestrina che possono dire di aver vissuto da protagonisti tutti e 50 gli anni di questo meraviglioso sport nella loro città. Due elementi che hanno avuto un contributo determinante per la nascita e la crescita del movimento: Luigi Stellani e Flavio Cecconi.
Luigi Stellani è riconosciuto come la persona che più ha spinto per cominciare questa pratica sportiva nella città del Pierluigi. Siamo nel periodo successivo alle Olimpiadi di Roma quando Stellani convince diversi suoi compagni e ragazzi che partecipavano al Circolo Studentesco Prenestino ad iniziare gli allenamenti di pallacanestro, in una città che aveva vissuto principalmente di calcio, nato nel 1919.E’ grazie alla sua intraprendenza che oggi possiamo raccontare questa storia lunghissima e piena di eventi emozionanti, con il basket che è entrato nelle case di tutti i prenestini divenendo al tempo stesso un modo per far conoscere Palestrina in Italia.
Con il prezioso interessamento dell’indimenticato professor Eugenio Tomassi il paese ebbe il suo campo di basket, allora ancora rudimentale ma che oggi conservato e rinnovato anima ancora ragazzi che intendono passare delle ore all’insegna del divertimento: il Principi Barberini. Stellani farà parte della prima storica formazione che si iscriverà in Prima Divisione, con tanti sacrifici economici ma con la forza della passione che guidava quei pionieri. Cominciò per Luigi un attaccamento per quella maglia che lo contraddistingue ancora oggi. Nel 1967 sperimenta il ruolo dell’allenatore guidando la C.S.P. Palestrina nel primo campionato di Promozione, rimanendo legato negli anni seguenti valutando e portando nuovi giocatori, seguendo quotidianamente gli allenamenti e promuovendo sempre la pratica di questa nobile arte.
Insieme a lui l’altro mostro sacro: Flavio Cecconi. Per dieci anni la maglia numero 6 è stata l’emblema di questo atleta che ha vissuto tutto il periodo dalle origini all’arrivo in Serie B, quello della nascita, ascesa e consacrazione. Tra i suoi trionfi la vittoria contro il Montecitorio imbattuto da due anni che ha schiuso le porte della D, ed ovviamente i trionfali spareggi di Rieti e Chieti che innalzarono il Palestrina alla seconda serie nazionale. Studente alla Scuola Centrale dello Sport, dove diventerà Maestro dello Sport di Pallacanestro, esordisce anche come allenatore nel 1971/72 fregiandosi subito di una promozione e mantenendo il suo ruolo di cestista. Ritornerà sulla panchina quattro anni dopo anche se quella fu l’ultima delle tre stagioni in Serie B, e verrà a più riprese chiamato quando la sua esperienza è stata ritenuta indispensabile. E’ di nuovo il coach degli arancio verdi sul finire della stagione 1979/80 e comincerà a seguire tutto il movimento dai più piccoli ai più grandi, risultando tra quelli che aiuteranno la crescita di futuri campioni come Emiliano Busca e Gianluca Lulli. Arrivando ai giorni nostri la sua presenza in palestra è divenuta una costante come istruttore, raggiungendo peraltro uno Scudetto con la Under 21 che ha trionfato in Italia nel 2010, e senza dimenticare il suo approdo alla TLC Palestrina nel 2008 che ha rafforzato la squadra in vista dei playoff e, insieme alla figlia Rossella, mettendo la firma sulla promozione in B1.
“Gigi” e “Lo Maestro”, da cinquant’anni il basket a Palestrina sono anche loro.