GRUPPO PORCARELLI PALESTRINA: Coluzzi 23, Capotorto 9, Nozzolillo 20, Cianfanelli 4, Caldiero 10, Tagliacozzo , Perna , Tabbi ne, De Gregorio ne, Temporin ne, Servillo 9
All.: F. Longano
TIBER: Biasich , Dal Sasso 15, Paone 3, Tammurello ne, Vercellino ne, Algeri 18, Ridolfi 25, Sacco ne, Cipriani 5, Prati 4, Piccagli 19
All.: L. Satolli
Arbitri: Sansone e Lupelli
Parziali: 17-20, 38-47, 53-70, 75-89
Serviva una partita quasi perfetta al Palestrina per avere ragione di una Tiber già vittoriosa (e con ampio scarto) al Memorial Delle Cave.
Non è andata così e gli ospiti hanno portato a casa meritatamente un successo fondamentale, che li rilancia in chiave qualificazione diretta. Nel primo quarto la contesa è rimasta su un certo equilibrio, Palestrina sospinta dalle triple di Capotorto e Nozzolillo, i romani da quelli di Algeri e Ridolfi, autore anche dell’ultimo canestro prima della sirena che è stato l’antipasto alla poderosa fuga orchestrata nel secondo quarto. Palloni persi in quantità dagli arancio verdi, troppo lenti nelle rotazioni difensive e prontamente puniti dai tiratori di Satolli, che hanno mostrato anche una maggiore reattività a rimbalzo che gli ha concesso seconde e terze opportunità di tiro. Palestrina ha arrestato l’emorragia solo negli ultimi minuti, nonostante una coralità senz’altro inferiore agli avversari. Nozzolillo e Coluzzi trascinando i prenestini ad un timido riavvicinamento, divenuto ancora più effimero nella ripresa, quando la Tiber si assestava sulla doppia cifra di vantaggio prima di piazzare una nuova accelerazione. Palestrina pagava a caro prezzo il problema falli di Caldiero e Servillo, aggiunti alla già pesante assenza di De Gregorio. Lo scarto aumentava fino al 53-70, che sembra chiudere in anticipo ogni discorso, ma la squadra di casa ha ancora un sussulto e piazza un 9-2 che rimette pepe al match. Servillo riportava a -9 i suoi, poi è Coluzzi in punta a scoccare la tripla del 68-76, tuttavia la Tiber può contare su un Dal Sasso implacabile in penetrazione e quasi chirurgico dalla lunetta. Nozzolillo è l’ultimo ad ammainare la bandiera ma non basta a recuperare una gara vissuta in un continuo e difficile inseguimento. 75-89 il finale, per il Gruppo Porcarelli una brutta battuta d’arresto