Leggendo i nominativi delle convocazioni per il Progetto Azzurri vengono naturali alcune considerazioni. Quali e quante squadre hanno la possibilità di mettere in mostra i migliori prospetti?
Nel listone spicca la presenza delle romane, la Virtus Eurobasket Roma conta 15 atleti spediti alla selezione di coach Capobianco, la Stella Azzurra 11 e la Tiber 10. Tutte dunque oltre la doppia cifra. Palestrina può fregiarsi di essere la prima dietro queste grandi società, con sei ragazzi convocati, a pari merito con Anagni che non a caso ha ricevuto in questi anni complimenti per la sua politica giovanile.
Un dato che trova oltretutto conforto nei risultati, basti vedere quali squadre esprime la nostra regione a livello juniores, le quattro ammesse sono proprio le prime di questa “classifica” dei convocati, con Anagni eliminata di un soffio proprio da Palestrina nelle qualificazioni. I campionati Eccellenza nelle età più basse non fanno eccezione, con le medesime realtà ad esprimersi con maggior risalto (e con sempre meno in grado potersi iscrivere). E spesso il grande numero di giocatori a disposizione ha permesso di far disputare il campionato a tutti seppur con il nome di un’altra società, in base a dei rapporti di collaborazione ben precisi. Sempre più evidente, e questo è anche il pensiero della società arancio verde, che, per continuare ad offrire ai cestisti più promettenti un adeguato livello di confronto, la scelta di creare dei poli cestistici ha avuto e avrà sempre più successo, con una reazione a catena che porterà ad accentrare le risorse umane in pochi sodalizi.
Continuando infatti a scorrere i nomi di società che hanno avuto convocazioni nel Progetto Azzurri, ne troviamo diversi ma con sempre meno elementi ciascuno, segno di una frammentazione che con il passare degli anni sembra accentuarsi. Non sono un caso poi i risultati ottenuti sia nei campionati regionali che alle Finali Nazionali, e anche Palestrina, sebbene mantenga un ruolo di primo piano, fatica a tenere il passo di avversarie più quotate e attrezzate, con un divario che col tempo rischia di evidenziarsi con forza.
Una riflessione che potrebbe essere estesa e coinvolgere tanti discorsi, ma tutti calibrati alla ricerca delle migliori decisioni per dare il futuro più adeguato ai ragazzi che le società continuano a crescere con sforzi e passione.