Spilimbergo è salva, Palestrina amarezza senza fine

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
ITOP PALESTRINA 13 25
31 38 49 52
59 66
GRAPHISTUDIO SPILIMBERGO
7 14 24 41 45 55
62 76

PALESTRINA: Baroni 5, Quartuccio 2, Molinari 6, Nozzolillo 4, Ricciardi 2, Lorenzetti 33, Omoregie 8, Angeli 2, Caldiero ne, Brenda 4

All.: R. Cecconi

SPILIMBERGO: Benigni 4, Passudetti ne, Fazzi 26, Daniotti ne, Braidot 8, Bagnarol ne, Diviach 10, Passaglia 18, Gaspardo 10, Accardo

All.: A. Andriola

Arbitri: PIERANTOZZI MARCO di ASCOLI PICENO (AP) E SANTILLI LUCA di RECANATI (MC)

Dentro o fuori, a Recanati si decide definitivamente la stagione della Itop Palestrina.
Interessante testa a testa iniziale, due canestri per parte, poi Molinari invitato al tiro non rifiuta e segna da tre (7-4), Omoregie è in forma stellare, con punti e tanta difesa, il colored allunga e Lorenzetti prosegue l’opera, la palla gira bene per i prenestini producendo tiri facili, Brenda porta a dieci il gap: 17-7. Strigliata di Andriola, ma Lorenzetti è infallibile da tre, due triple che aumentano i problemi di Spilimbergo, che a questo punto si affidano all’esperienza di Fazzi. Suo il canestro che chiude il primo quarto sul 25-14, ma è nella seconda frazione che i friulani compiono una decisa trasformazione, zona in difesa a bloccare le iniziative arancio verdi, con Omoregie che tra l’altro deve raggiungere la panchina con tre falli. Fazzi da leader carismatico si incarica dei tiri più importanti, tre bombe che spaccano la gara, rimettono in corsa i ragazzi in maglia bianca e calano le certezze per Palestrina. Passaglia approfitta dell’assenza di Omoregie per iniziare anche la sua partita, e Spilimbergo conclude la sua rincorsa pervenendo al pareggio a quota 31. Qui una tripla di Lorenzetti sembra scacciare parte delle paure prenestine, ma con la stessa moneta gli avversari mettono per la prima volta il naso avanti e solo un paio di iniziative di Nozzolillo, oggi ristabilito, tengono in linea di galleggiamento la Itop: 38-41.

Dopo l’intervallo la Cecconi si gioca anche la carta Baroni, pochi secondi e il playmaker porta i suoi a -1, Lorenzetti non tradisce e con un altro tiro piazzato regala il 42-41. I vantaggi si alternano, sempre con la minima cifra, poi Molinari rompe il ghiaccio e aumenta il divario (49-45), Diviach risponde ma anche Baroni è caldo da tre, la sorte però ha intanto calato la mannaia su Palestrina per l’ennesima volta togliendo dalla mischia Angeli, vittima in apparenza di un brutto infortunio. Psicologicamente Palestrina non molla, ma è Spilimbergo a uscire meglio da questo momento di stanca, Passaglia punisce per due volte nel pitturato, squadre di nuovo in parità, giusto il tempo per un errore di Ricciardi ed una stoppata di Brenda, a cui segue però la bomba di Diviach: 52-55.
Lorenzetti riprende confidenza con la retina e la Itop ricomincia col piede giusto, di mezzo c’è anche la nuova prodezza di Fazzi che gasa definitivamente la Graphistudio. Ricciardi dall’altra parte penetra e reclama un fallo, i grigi non sono dello stesso avviso ma fischiano invece un antisportivo ad Omoregie che elimina dalla lotta anche il colored. Ultimo guizzo di Lorenzetti che con un gioco da tre punti tiene vive le speranze della Itop (59-62), ma il possesso che potrebbe regalare la parità sfuma senza fortuna e con tre minuti ancora da disputare il canestro in penetrazione di Braidot pesa tantissimo. Prenestini ormai senza lucidità, in avanti con la forza della disperazione, Spilimbergo è cinica e controlla con esperienza il finale, segnando e gestendo la palla, Palestrina conclude con una sfida alla distanza con i grigi che ignorano a più riprese le rimostranze della squadra laziale, nell’ultimo minuto la gioia dei friulani è irrefrenabile e le braccia al cielo al suono della sirena sono proprio le loro. 66-76. Termina con uno scarto di dieci punti la gara decisiva per la salvezza, Palestrina chiude nel peggiore dei modi una stagione disgraziata, nata male e finita peggio, con la seconda retrocessione consecutiva che rappresenta un unicum nella storia arancio verde.